Genoa-Inter 3-2, Gasperini: “È stata una delle nostre partite più belle”
Un Gasperini euforico commenta così la quarta vittoria nelle ultime cinque partite del suo Genoa, capace di imporsi 3-2 questa sera sull’Inter in una partita altamente spettacolare: “Provo una felicità enorme in questo momento. Abbiamo vissuto tante giornate belle qui, dall’ultima giornata di Serie B contro il Napoli all’Europa League. Questa sera però è stata una delle più belle, perché i miei calciatori hanno interpretato la meglio le miei idee. È stata una partita bella e difficile, in cui abbiamo rimontato due volte correndo dei rischi e procurandone di più. Abbiamo meritato di vincere nei novanta minuti”.
Sulla prestazione e l’annata dell’Inter: “L’Inter è un’ottima squadra, magari loro credono di non avere dei campioni ma io credo che ne abbiano invece. Credo che questa partita sia stata uno spot per il calcio, la rivedremo a lungo. Il fatto che l’Inter sia sette punti dietro al Genoa credo che aumenti ancora di più il valore del nostro campionato. Penso che nessuna squadra meriti più di noi di andare in Europa League“.
Sull’infortunio che ha bloccato Tino Costa nel riscaldamento: “Tino Costa ha accusato una contrattura o qualcosa di muscolare nel riscaldamento. Siamo dispiaciuti ed era demoralizzato, è l’unica nota stonata di questa sera”.
L’allenatore rossoblù ha poi parlato di come è stato costruito questo Genoa e di quanto sia soddisfatto di tutti i suoi giocatori: “I giocatori del Genoa in campo questa sera sono costati molto poco: questo è un grande merito del Genoa perché vuol dire che si può fare un’ottimo calcio anche con risorse limitate. Sono felicissimo per Lestienne e Pavoletti, ma in generale per tutti perché hanno fatto una partita bellissima. Abbiamo fatto tanti punti anche nel girone di andata, poi siamo stati penalizzati per diversi motivi. La crescita tecnica di questa squadra è venuta fuori in questi mesi, in cui abbiamo alzato il livello e abbiamo avuto più continuità ancora”.
Gasperini ha poi chiuso rispondendo a una domanda sul paragone tra questa squadra e quella arrivata a un passo dalla Champions League nel 2008/2009: “Nella stagione di Milito e Thiago Motta sapevamo di avere dei campioni in rosa, quella era una squadra che meritava la Champions League. Quest’anno invece la società non aveva le stesse risorse e ha dovuto costruire la squadra con giocatori in prestito o svincolati. Forse anche per questo motivo questa squadra mi dà ancora più soddisfazione; perché loro ci credono a giocare così”.