Basket Serie A – Playoff: Venezia regola Cantù 77-72, serie sul 2-0

È la gara del dubbio e della certezza: dopo la vittoria veneziana in gara1, Cantù ha bisogno di ribaltare il pronostico e soprattutto di ritrovare il miglior Metta World Peace, ininfluente due giorni fa. I ragazzi di Sacripanti riescono a reagire soltanto nel primo quarto: il resto è dominio Reyer e inutile rimonta canturina, fino al 77-72 in una serie che sembra già scritta.

La prima palla è per Cantù: Shermadini non infila, e i primi due punti sono subito di marca veneta, con Stone; i quintetti dicono Stone-Goss-Viggiano-Perić-Ress per Venezia, e Gentile-Johnson-Jones-Metta-Shermadini per Cantù. E già nelle prime due azioni c’è l’indirizzo del primo quarto: segnano tutti tranne Ress, e Sacripanti chiama sospensione quando è sotto per 10-1. Dal timeout arriva una reazione: parziale canturino di 6-0, ma brutte notizie sia da Shermadini (già due falli: entra Eric Williams) sia da un World Peace che ha già 8 punti, ma anche un fallo tecnico. Fallo tecnico che viene poi doppiato da Buva: colpito fortuitamente da un avversario, uscendo calcia vistosamente i cartelloni pubblicitari. Venezia e Cantù nervose, fin qui sono andate a strappi: 18-14 alla prima sirena.

Il secondo tempo si apre con un festival della tripla: Metta (fin qui 11 punti in 11 minuti) per il -1, poi subito Dulkys e Feldeine: 21-20, finché Ortner non sposta di nuovo la gara sotto canestro, e con la propria velocità costringe Williams al terzo fallo. E Venezia, grazie al penetra e scarica di Goss e Aradori, scappa via a +10, costringendo Sacripanti a un nuovo timeout prima di provare un quintetto senza centri: non funziona, e a parte una tripla di Johnson-Odom Venezia continua a dominare fino al 42-23 di metà gara. L’Umana domina sotto le plance, con 8 canestri su 11 tentativi, e 21 rimbalzi contro i soli 9 canturini.

Dopo l’intervallo lungo, Venezia cerca di congelare la contesa: in attacco Gentile prova a giocare a due con Shermadini, ma dietro i giocatori dell’Umana continuano a macinare canestri, mantenendo un vantaggio sempre attorno ai venti punti. Cantù si intestardisce al tiro da tre, ma Johnson-Odom, Feldeine e Metta (due volte) non centrano il canestro e, quando Venezia realizza da sotto prima con Viggiano e poi con Stone, per Sacripanti non c’è altra scelta che parlare un minuto ancora con i propri giocatori. Non serve: al rientro in campo Goss serve Ress per il 56-28. Alla penultima sirena è 63-38, i rimbalzi sono 34-13, e il dominio è totale.

Nell’ultimo quarto Recalcati lancia subito in campo il 22enne Michele Ruzzier, proprio quando Cantù prova a salvare, se non la partita, almeno la faccia: Feldeine e Johnson-Odom ricuciono fino al 69-47 prima che la Reyer chieda timeout, perché la partita è indirizzata ma ancora lunga. A metà del quarto, i ragazzi di Sacripanti sono rientrati a -10 (71-61), sospinti dal risveglio di Feldaine e Williams, con Recalcati costretto a chiamare una nuova sospensione: tripla di Jackson e poi infortunio a una spalla per Stefano Gentile, e i giochi sono fatti. Un ultimo sussulto (schiacciata) di Johnson-Odom e due triple di Feldeine, Venezia chiude 77-72: come Milano, che ieri ha dominato sulla Virtus, Venezia si porta 2-0 nella serie e ipoteca il passaggio alle semifinali.

UMANA REYER VENEZIA-ACQUA VITASNELLA CANTÙ 77-72
Umana Venezia: Aradori 6, Dulkys 3, Goss 13, Jackson 9, Nelson, Ortner 8, Perić 7, Ress 9, Ruzzier, Stone 11, Viggiano 11. Non entrato: Ceron. All.: Recalcati.
Acqua Vitasnella Cantù: Abass 1, Buva 2, Feldeine 24, Gentile 2, Johnson-Odom 25, Jones, Shermadini 3, Williams 4, World Peace 11. Non entrati: Bloise, Maspero, Zugno. All.: Sacripanti.
Arbitri: Mazzoni, Baldini e Lo Guzzo.
Parziali: 18-14, 42-23, 63-38.