Mondo A-League: la terza volta dei Melbourne Victory
Al termine di una stagione trionfale, passata nel gruppone di testa prima e in vetta poi, i Melbourne Victory si sono laureati campioni d’Australia. Lo hanno domenica fatto grazie al 3-0 nella Grand-Final contro il Sydney FC, squadra brillante ma in qualche modo inferiore a Berisha e compagni. Proprio l’arrivo dell’albanese ex Brisbane Roar è uno dei segreti di questo trionfo, trattandosi di un giocatore abituato non solo a vincere, ma anche e soprattutto a essere decisivo.
È stata una finale sottotono, da un certo punto di vista. O comunque dalla cornice più piccola di quello che avrebbe potuto (dovuto?) essere: questo per l’indisponibilità – causa football australiano – dell’Etihad Stadium, impianto che avrebbe garantito un’affluenza da finale mondiale. Certo ha consolato l’atmosfera da catino creata dall’AAMI Park, piccolo ma super coinvolgente per il pubblico, ma resta l’amaro in bocca: la federazione del codice del football in maggior espansione nell’Australia tutta avrebbe potuto fare di più, o al limite organizzarsi per tempo.
Ad ogni modo, poco meno di 30 mila persone si sono goduti la serata di Melbourne, col solito Berisha (e chi sennò?) ad aprire le danze al 33′. Da lì in poi, in un valzer di cartellini (col rosso a Valeri, ex Grosseto e Sassuolo scuola Inter), solo Victory: con Sydney incapace di segnare, con Sydney trafitta dai colpi di Barbarouses e Broxham nell’ultimo spicchio di gara. È soprattutto il trionfo di Kevin Muscat, tecnico nativo di Crawley (Inghilterra) e di origini maltesi, ma local lad a tutti gli effetti: carriera spesa (giovanile e senior) interamente in Australia, con pure 46 presenze in maglia Socceroos. I tempi delle vecchie leghe, dell’Oceania, delle goleade contro i paesi del Pacifico: un’epoca ruggente, che vive nel calcio di oggi anche grazie a personaggi come il tecnico neo-campione d’Australia.
Al netto dei risultati di regular season e playoff, proprio a Victory e SkyBlues farà compagnia l’Adelaide United nella prossima AFC Champions League: l’obiettivo è riscattare l’onore di un movimento mortificato, nell’edizione 2015, dall’eliminazione di Roar e Wanderers alla fase a gironi. Una bella beffa, dopo il trionfo della stessa Western Sydney pochi mesi addietro. In attesa che le Matildas facciano il loro nell’imminente Coppa del Mondo femminile.
MELBOURNE VICTORY-SYDNEY FC 3-0 (1-0)
Melbourne (4-2-3-1): Thomas; Broxham, Ansell (92′ Geria), Delpierre, Georgievski; Milligan, Valeri; Barbarouses, Finkler, Ben Khalfallah (86′ Mahazi); Berisha (91′ Thomson). A disp.: Turnbull, Pain. All. Kevin Muscat
Sydney (4-2-3-1): Janjetović; Ryall, Faty (19′ Grant), Jurman, Petković; Dimitrijević, Tavares (Antonis), Ibini, Brosque, Naumoff (52′ Smeltz), Janko. A disp.: Necevski, Stambolziev. All. Graham Arnold
Arbitro: Jarred Gillett
Marcatori: 33′ Berisha, 83′ Barbarouses, 90′ Broxham
Note – Ammoniti: Georgievski, Valeri, Berisha (M), Grant, Smeltz, Ryall (S). Spettatori: 29.843