Un turno di stop per tutte le categorie del calcio argentino dalla settima alla prima divisione. È questa la decisione appena comunicata da Luis Segura, presidente della federcalcio argentina, come conseguenza della morte di Emanuel Ortega, deceduto questa mattina a causa delle ferite riportate in seguito all’impatto contro un muro di cemento a bordo campo il 3 maggio, durante la partita di terza divisione tra San Martín de Burzaco e Juventud Unida. Il ventunenne è morto dopo undici giorni di coma nella clinica Trinidad de Balvanera, in cui era stato operato al cranio per fratture multiple. Queste le parole di Segura sul tragico fatto che ha colpito il calcio albiceleste: “La federazione ha deciso di sospendere tutti i campionati. È il minimo che il calcio possa fare nel rispetto del dolore che prova la famiglia di Emanuel Ortega”.
Questo il tragico episodio che è costato la vita al giovane giocatore del San Martín de Burzaco: una palla contesa lungo la linea laterale al 44′ che ha provocato il volo contro il muro di contenimento che separa campo e tribune. La tragedia è avvenuta domenica 3 maggio e le condizioni di Ortega erano sembrate subito gravi, tanto da suggerire ai medici l’intervento chirurgico per ridurre le tre fratture subite al cranio. Tuttavia, l’operazione si è rivelata insufficiente e, dopo undici giorni di coma, purtroppo Ortega è deceduto.
Il fatto sta suscitando molte polemiche in Argentina, soprattutto per le condizioni di uno stadio in cui si gioca a poca distanza da strutture pericolose come questo muro e con vie di fuga praticamente inesistenti. Purtroppo non è certo l’unico impianto che sarebbe da rimodernare, infatti ce ne sono parecchi anche nella massima divisione che necessiterebbero di ingenti interventi per essere resi più sicuri.