Le semifinali della A-League australiana 2014-2015 non hanno fatto altro che confermare i verdetti della stagione regolare. Melbourne Victory e Sydney FC si giocheranno il titolo domenica 17 maggio all’AAMI Park. Con i Victory premiati dal vantaggio del fattore campo per via del primo posto dopo i 27 turni di campionato, purtroppo tanti appassionati e tifosi rimarranno senza biglietto: la capienza di 36 mila posti è abbastanza bassa per la finale, complice l’indisponibilità dell’Etihad Stadium, occupato da un big match di football australiano. Proprio la questione stadio – che ha avuto grande eco nei media australiani – conferma che nonostante la crescita a livello di numeri la FFA e la A-League hanno ancora tanta strada da fare e da imparare.
Proprio all’Etihad, il derby di Melbourne è stato reso indimenticabile dalla presenza di più di 50 mila spettatori. Probabilmente la stracittadina più importante della storia, nella città più sportiva d’Australia; tanto bella l’atmosfera quanto il gioco dei Victory, francamente irresistibili. Con Valeri e Milligan usciti vincenti dalla sfida di centrocampo, gli uomini di Kevin Muscat si sono rivelati semplicemente superiori, in tutto: nel palleggio, nella giocata in velocità e in quella in campo aperto. Di Berisha (e chi sennò?) il primo gol, già al 18′; di Barbarouses alla mezzora il raddoppio, a spezzare le gambe al City e alzare sempre più l’asticella. Resta, nonostante il 3-0 firmato dall’eterno Thompson nel finale, una stagione di tutto rispetto per gli ex Heart, chiamati ora a dare continuità e a dimostrare che c’è un progetto, e che il calcio degli sceicchi può funzionare pure sotto un regime di tetto salariale. Melbourne, nel dubbio, resta dark blue: rischia di diventarci tutta l’Australia.
Dall’altra parte del tabellone, Adelaide s’era affacciata alla semifinale dell’Allianz Stadium con l’euforia del 2-1 inflitto ai campioni in carica e la voglia di doppietta dopo il trionfo in FFA Cup. Ma non aveva fatto i conti, probabilmente, con il carattere e l’organizzazione di un Sydney FC che è squadra grande, compatta e pragmatica: è esploso Ibini-Isei (suo l’1-0 al 19′, sesto timbro stagionale) e tutta la squadra è salita di livello. Proprio il grande lavoro di Graham Arnold, passato anche per la panchina dei Socceroos oltre a quelle di Central Coast e Vegalta Sendai (Giappone), rende la finale di domenica la partita perfetta: si sfidano due grandi città, due grandi club, due grandi allenatori e due bellissimi progetti. Che puntano adesso al titolo nazionale, in attesa di ripristinare nella AFC Champions League 2016 la reputazione del calcio australiano, tradito da Brisbane e Western Sydney dopo i fasti del 2014.
Hyundai A-League – Semifinali
MELBOURNE VICTORY-MELBOURNE CITY 3-0
Arbitro: Kris Griffiths-Jones
Marcatori: 18′ Berisha, 30′ Barbarouses, 87′ Thompson
Note – Ammoniti: Broxham, Georgievski (V), Novillo, Mooy, Jaliens (C). Spettatori: 50.873
SYDNEY FC-ADELAIDE UNITED 4-1
Arbitro: Ben Williams
Marcatori: 19′ Ibini-Isei, 45′ e 47′ Brosque, 74′ Goodwin (A), 90′ Naumoff
Note – Ammoniti: Ryall, Faty, Brosque, Petkovic (S), Sanchez, Mabil (A). Spettatori: 26.783
Finale – Domenica 17 maggio
Melbourne Victory-Sydney FC