Lo chiamano “Mago” perchè le magie le fa quando meno te lo aspetti, come ad esempio il gol alla Cremonese o il palo colpito con un meraviglioso scavetto contro il Real Vicenza. Non sembra che gli piaccia fare gol semplici anche se la mira di certo non è un problema. Alessandro Cesarini è il valore aggiunto di questo Pavia che sogna in grande con undici gol e assist per un totale di ventidue eventi realizzati. “Non giocavo come attaccante da tre, quattro anni: amo svariare su tutta la linea, oggi Soncin faceva la prima punta e io mi mettevo in verticale rispetto a lui. Mi piace star vicino alla porta“.
“Non ho mai sbagliato un rigore in stagione, stavolta è successo ma escludo che sia dipeso dalla paura di sbagliarlo, ne ho tirati alcuni al Picco di La Spezia difronte a diecimila spettatori: ho reagito segnando altrimenti mi cadeva il mondo addosso. Ringrazio Marchi che m’ha dato l’assist, lo considero un titolare assieme a Ferretti e Soncin” commenta il trequartista che già due club di Serie B vogliono.
Una confessione va fatta a chi siede in sala stampa, specialmente dopo un’esultanza così tracimante di gioia tanto da lanciarsi contro i cancelli sotto la tribuna e urlare a squarciagola: “Ho pianto per la felicità immensa, sono felice della stagione fatta ma non ci dobbiamo fermare perchè abbiamo un sogno: il cammino è stato bellissimo, non meritavamo di buttarlo via. Siamo consapevoli della nostra forza, ci crediamo. Ringrazio Marcolini per i complimenti che ha fatto, mi fa piacere che in molti mi dicano così. Il finale? Niente di che, ho finito coi crampi dopo aver corso tanto“.