Il punto sulla Premier League, trentaquattresima e trentacinquesima giornata

Il quinto titolo del Chelsea, la brillantezza dell’Arsenal, la scelleratezza di un Liverpool incapace di approfittare dello stop interno dello United. Nella settimana in cui finalmente tutti hanno giocato lo stesso numero di partite, la versione più reale e concreta della classifica e una lotta salvezza con protagonisti inimmaginabili soltanto due mesi fa.

LOTTA PER IL TITOLO. Se lotta c’è mai stata, ora è finita: il Chelsea ha festeggiato il titolo di campione d’Inghilterra, per la quinta volta nella sua storia (quarta Premier League). I Blues, francamente superiori a qualsiasi avversario, hanno messo il sigillo definitivo su una stagione magica in patria, ma deludente sul continente; se l’uscita agli ottavi di Champions League contro un PSG poi incapace di reggere l’urto col Barcellona preoccupa soprattutto per la tenuta delle grandi del calcio inglese a livello europeo, la “doppietta” campionato-Coppa di Lega non solo riduce il danno ma dà a Mourinho la base ideale per ripartire più forte di prima nella coppa dalle grandi orecchie. Titolo nazionale meritatissimo, frutto di un lavoro iniziato già nel 2013-2014 e passato per un mercato intuitivo, geniale e sontuoso, con la perla del ritorno in Premier League di un Cesc Fàbregas capace finalmente di tornare ai livelli dei tempi dell’Emirates.

ZONA EUROPA. Dietro il Chelsea pigliatutto, il trio pronosticato da molti a inizio stagione. Con anche qui la macchia del tonfo europeo, con nessuna inglese in corsa già ai quarti di Champions ed Europa League: ha contribuito l’assenza di una potenza storica come il Manchester United, ma in generale da Arsenal e Manchester City ci si aspettava di più. In proiezione 2015-2016, Gunners e Citizens appaiono relativamente sicuri non solo dell’Europa che conta ma anche di accedervi direttamente, senza le forche caudine dei preliminari: è vero che all’interno delle top 4 gli equilibri si sono spesso invertiti, ma nelle gambe e nella testa lo United pensa più a difendere il quarto posto dall’assalto del Liverpool che alla terza piazza. Dietro, lo strano caso di Reds e Spurs, troppo discontinui per il definitivo salto di qualità.

LOTTA SALVEZZA. Newcastle nel caos più totale: le sconfitte consecutive sono 8 e la Championship dista soltanto 2 lunghezze. Con l’inerzia tutta dalla parte del Leicester, i Magpies non sanno più a che santo votarsi. Attenzione soprattutto allo scontro diretto col QPR di sabato 6 maggio, ma già dalla sfida interna al West Brom passa una bella fetta di salvezza. Praticamente spacciato il Burnley (ultimo a -8 dall’Hull City), ma neanche l’Aston Villa può dirsi tranquillo.