In otto per l’Europa
La Juventus conquista tre punti fondamentali nella “lotta scudetto”, se di lotta si può ancora parlare, e adesso è una sola lunghezza dall’aritmetico trionfo. In fondo alla classifica, invece, il Parma ha già salutato la Serie A, lo stesso destino che Cesena e Cagliari affronteranno tra qualche settimana, a meno di miracoli sportivi alquanto improbabili. Cosa ci resta da guardare in queste ultime cinque giornate di Serie A, quindi? La cosiddetta lotta per l’Europa, con ben otto squadre in corsa per cinque posti.
Disputare o meno la Champions League, in particolare, farà tutta la differenza del mondo – in sede di mercato e non – per Lazio, Roma e Napoli. I partenopei partono leggermente sfavoriti perché, con una partita in meno, sono a cinque lunghezze di distanza dalla Roma, al momento terza in solitaria: inoltre i giallorossi, a Reggio Emilia, sembrano aver trovato un minimo di serenità, oltre al primo gol di Doumbia in Serie A. Chiariamoci subito: la formazione di Rudi Garcia non è ancora tornata quella squadra macina gioco che siamo stati abituati a vedere sino a novembre inoltrato, anche perché i gol sono stati quanto meno casuali. Dal colpo di testa di Doumbia, su cui c’è la complicità di un non ineccepibile Consigli, alla rete capolavoro di Florenzi, frutto però di una grandissima giocata personale e non un’azione corale. Rispetto a quella squadra che faticava a creare anche solo un paio di palle gol contro le piccole, tuttavia, è già un miglioramento incoraggiante per i tifosi giallorossi.
Davanti a tutti, però, resta la Lazio: l’aver chiuso in un quarto d’ora la partita contro il Parma, avversario demotivato ma che ultimamente ha messo in difficoltà più di una grande squadra, la pone in proiezione al secondo posto della mia personale classifica.
Una delle tre già nominate, però, dovrà accontentarsi dell’Europa League come palcoscenico europeo per la prossima stagione. Scalpitano per farle compagnia, però, le due genovesi insieme a Fiorentina, Torino e Inter: i nerazzurri hanno disputato una stagione orribile, ma l’ultimo filotto di vittorie li ha riportati prepotentemente in corsa per un posto in Europa, in attesa che Thohir affidi a Mancini una squadra veramente competitiva e, soprattutto, costruita su consiglio del tecnico di Jesi. Strada fortemente in salita, però, perché il calendario nerazzurro dice che, dopo il ChievoVerona, è il turno di Lazio, Juventus e Genoa, prima di terminare il campionato in casa contro l’Empoli. La Sampdoria e la Fiorentina, un paio di settimane fa, erano strafavorite per occupare la quinta e la sesta piazza: poi entrambe hanno iniziato a rallentare il proprio passo, mentre il Genoa è rinvenuto e adesso sogna di fare lo sgambetto agli odiati rivali. Percorso più difficile per il Torino che, nonostante i quattro punti conquistati con Juventus e Palermo, sembra averne di meno rispetto alle altre.
Scenari tuttavia molto più che difficili da pronosticare: ai tanti incastri possibili, infatti, bisogna aggiungere le incognite legale a Napoli e Fiorentina, entrambe ancora coinvolte nell’Europa League e quindi, almeno potenzialmente, ancora in corsa per un posto in Champions indipendentemente dal piazzamento in campionato. Non ci resta che gustarci questo finale di campionato all’insegna dell’Europa: con una Juventus così, in fondo, che altro avrebbero potuto fare le concorrenti?