Il caso del pugno rifilato dall’atalantino Denis all’empolese Tonelli sta tenendo ancora banco. Il direttore sportivo azzurro Marcello Carli ha voluto organizzare una conferenza stampa, per chiarire i fatti avvenuti ieri negli spogliatoi, al termine della gara Atalanta-Empoli. Eccone alcuni passaggi più importanti:
“ I fatti purtroppo li sapete: un quarto d’ora dopo la fine della partita c’è stato un episodio spiacevole, con Denis che è venuto nel nostro spogliatoio (insieme a Cigarini), ha chiamato Tonelli e gli ha tirato un cazzotto; da lì poi è nato un parapiglia che fortunatamente non ha avuto conseguenze. Nessuno aveva la percezione che ci potessero essere rischi, proprio perché la partita era finita da un po’: se avessimo avuto il sentore, chiaramente avrei impedito a Denis di venire nel nostro spogliatoio. Nelle ultime ore sono venute fuori troppe stupidaggini e inasettezze che noi, come società, ci sentiamo in dovere di chiarire: secondo alcune ricostruzioni, sembra quasi che Lorenzo sia un delinquente mentre Denis è un ragazzo tranquillo che ha reagito a un torto subìto. Per noi queste cose sono inaccettabili: è stato detto che nel sottopassaggio Lorenzo Tonelli avrebbe “aspettato” Denis e questa è una falsità assurda, visto che immediatamente dopo il match siamo rientrati tutti nello spogliatoio, mentre Denis era a fare l’intervista con Sky. Lorenzo ha subito un pugno che lo ha fatto stare male (sia fisicamente che moralmente) e ora lui sta pensando di poter tutelare la propria immagine davanti alle autorità competenti, perché è stato attaccato in modo indegno.”
“È successo tutto per il comportamento di un ragazzo che magari, nel quotidiano è straordinario, ha una famiglia fantastica, fa beneficienza, ma che per due minuti ha perso la testa e per me ha fatto una cosa gravissima: non voglio creare un mostro o dare “l’ergastolo” a Denis, perché nella vita si può sbagliare, ma quando si sbaglia si paga. Sinceramente non me ne frega molto di quante giornate prenderà eventualmente di squalifica, ma la cosa che mi disturba profondamente è che si cerchi di rigirare la frittata, cercando di mascherare le colpe di Denis, magari per fargli prendere una pena minore, cercando di tirare in mezzo Tonelli“.
Su Pierpaolo Marino, Carli si pronuncia così: “Ha cercato palesemente di far sì che la posizione di Denis fosse meno grave, dando più colpa a Tonelli: conosco bene Lorenzo da quando aveva 12 anni e so bene che tipo di ragazzo è. Che passi da delinquente o, peggio, da mafioso, quando ha subìto lui l’attacco di Denis è vergognoso e inaccettabile. Non sono certo per rendere Denis un delinquente ma nemmeno farlo santo: ho sentito dire che è stato messo di mezzo anche Papa Francesco, la famiglia, e si sta andando in un giro che mi lascia perplesso. D’ora in poi per noi l’argomento finisce qui, c’è una partita importante giovedì e i ragazzi devono pensare solo al campo”.
Su un’eventuale squalifica anche a Tonelli, Carli dichiara con un sorriso amaro: “Mi sembrerebbe una barzelletta. L’unica è che uno degli arbitri possa avere sentito Tonelli dire qualcosa a Denis in campo e abbia scritto nel referto. Altrimenti sarebbe una situazione davvero tragicomica.”