Pavia, Gianmarco Fiory: “A Como per cambiare la stagione”

Solo chi ha infilato i guanti almeno una volta nella vita può capire le parole di Gianmarco Fiory, n.12 del Pavia in passato alla Juventus. Dal 2001 alla corte della Vecchia Signora, poi nella stagione 2007-2008 il grande salto in prima squadra con Claudio Ranieri, di fianco a Gigi Buffon ed Emanuele Belardi: terzo portiere in una squadra che arrivò terza dopo la tempesta di Calciopoli. Fiory adesso è al Pavia dove non gioca mai, schiacciato in panchina da Facchin, il n.1 imprescindibile.

Quando mancavano venti minuti al termine della gara con il Südtirol ha capito che era il suo momento: Facchin espulso, Pavia in dieci. Non aveva ancora messo le mani nei guantoni che già era in campo a dover parare un rigore: “I miei compagni mi hanno dato una buona carica incoraggiandomi: qualcuno m’ha anche detto che Fischnaller l’avrebbe angolata, così è stato, mi ha spiazzato“. Poco da fare di fronte a un’impeccabile esecuzione del tirolese. Com’è stato assaggiare il profumo dell’erba dopo così tanto tempo? “Ho giocato il periodo più difficile della gara, è stata dura perché quando non giochi perdi un po’ l’occhio e le distanze: per il resto sono contento delle uscite alte che ho fatto e dei tre punti. L’importante era trasmettere serenità alla squadra in inferiorità numerica“.

Venerdì una gara importante lo aspetta, il Como. “Una partita non mi cambia l’anno ma lo posso far cambiare al Pavia: prepariamola al meglio e ce la giocheremo“.