Home » La Svezia come Fuorigrotta: sole e fuochi artificiali

“Abbiamo perso per colpa del sole”. Singolare la giustificazione dei giocatori dell’AIK Stoccolma sconfitti ieri sera dall’Elfsborg a Borås. “Ad inizio partita, avevamo il sole negli occhi. Abbiamo subito tre gol nei primi venti minuti anche a causa di questo. Avevamo grosse difficoltà a vedere compagni e avversari”. Per Karlsson, difensore centrale, ha passato un brutto pomeriggio: “Può sembrare una scusa, ma se avessimo vinto il sorteggio sulla scelta del campo, sono sicuro che avremmo visto una partita diversa”. 

“Nisse” Johansson, il capitano dei gialloneri, è sconsolato: “Dovrebbero adeguare l’impianto, in modo da eliminare l’inconveniente”. Dal momento che il calcio d’inizio è stato dato alle 18.30, nel secondo tempo, viste le attuali effemeridi in Svezia, il sole era calato e, di conseguenza, i padroni di casa, al cambio di campo, non hanno subito conseguenze. “Peccato” continua Johansson: ” Il campo in erba artificiale è ottimo. Certo, non sarebbe stato male se avesse piovuto… colpa mia che non ho vinto il sorteggio? Chissà!” conclude il capitano con un sorriso un po’ tirato, per la verità.

L’allenatore dell’AIK Andreas Alm nel dopopartita è più pragmatico: “Ora qualcuno dirà che diamo la colpa al sole… Sicuramente ci ha dato dei problemi. Tuttavia, non siamo stati abbastanza incisivi. Mi preoccupa la scarsità di occasioni da rete che ci siamo procurati”. L’AIK è atteso alla riscossa già domenica pomeriggio, in casa, contro l’Örebro ultimo in classifica con un solo punto ottenuto nelle prime quattro partite e diventato, suo malgrado, famoso anche fuori dai confini del paese scandinavo per lo sfogo di frustrazione di uno dei suoi giocatori durante l’ultimo incontro casalingo con il Sundsvall. Nella nuovissima Friends Arena non ci saranno problemi di luce solare abbagliante.

Capitolo fumogeni e bengala. Ieri, alla tradizionale accensione delle fiaccole prima dell’inizio dell’incontro nella Borås Arena tra Elfsborg e AIK, del quale si è parlato più sopra, si è verificato un curioso incidente: è infatti partito l’impianto di irrigazione del campo, che ha abbondantemente annaffiato i tifosi. Resta da capire se la cosa sia stata o meno intenzionale: la dirigenza della squadra di casa si è affrettata a negare ogni possibile legame tra l’episodio e le recenti polemiche sull’uso non autorizzato di fiaccole o, comunque, di artifizi pirotecnici non regolamentari.

La vicenda dei contrasti tra polizia e tifosi, quindi, prosegue: i giornali locali affermano che una schiacciante maggioranza di tifosi apprezza le coreografie luminose. Resta da vedere cosa ne pensa la locale autorità di pubblica sicurezza. La questione, quindi, si arricchisce di un nuovo (tutto sommato esilarante) capitolo. Tuttavia, qua (come altrove, del resto), sono in molti gli appassionati a desiderare che in futuro, a parlare, sia solo il pallone.