Dmitry Smirnov, il talismano dell’Arsenal Tula
Tre partite dal primo minuto, tre vittorie. Per una squadra come l’Arsenal Tula, che di vittorie in totale ne ha ottenute sette, Dmitry Smirnov è un vero e proprio talismano; ma non è solo questione di fortuna, l’eclettico mediano ex Luch è risultato anche decisivo in due di queste, segnando sempre nel recupero il gol decisivo. Quattro punti, inseriti in una serie di tre successi di fila che hanno risollevato una squadra a pezzi dopo il ko interno con la Torpedo, che possono risultare pesantissimi in una delle salvezze più clamorose della storia recente della Russian Premier League.
Classe 1980, Dmitry Aleksandrovich Smirnov ha vestito diverse casacche in Russian Premier League e nella serie cadetta. L’episodio più curioso della sua carriera risale al periodo 2006-2008, quando difendeva i colori del Luch; in riva al mar del Giappone non era l’unico Smirnov e, precisamente, nemmeno l’unico Dmitry Smirnov. La squadra allora guidata da Altman, costretta peraltro a sobbarcarsi viaggi inumani per affrontare le restanti compagini della massima serie, vantava due calciatori omonimi, coetanei e, dal punto di vista tecnico-tattico, speculari. Relazioni familiari tra i due, però, non ce n’erano, dato che il patronimico (che indica il nome del padre) del secondo era Nikolaevich, ed era, a conti fatti, l’unico vero parametro per differenziare due giocatori così simili in tutto e per tutto. A Yaroslavl, segnarono entrambi, nella vittoria per 2-1 sullo Shinnik, creando ilarità negli appassionati. Nel 2009 entrambi finirono al Tom Tomsk, per la gioia dei giornalisti, che decisero di chiamarli Smirnov I (quello che è argomento della nostra descrizione) e Smirnov II.
Smirnov I non si è mai distinto per il fiuto del gol, ha sempre guadagnato gli applausi dei tifosi per dedizione e tanta quantità; uno schermo difensivo (la sua possenza fisica a tal proposito ha bloccato l’accesso alla propria area di porta a molti talentuosi avversari) difficilmente superabile. A Tula si è ritrovato dopo anni di difficoltà in Cecenia, ritrovando parte dello smalto che aveva contraddistinto l’esperienza a Vladivostok. Tra i principali artefici della prima storica promozione del club, Smirnov I vuole a tutti i costi mantenere quel risultato e, in una squadra densa di giovani, ha dimostrato di poter ancora essere utile quando impiegato. Le sue prestazioni da titolare, contro Torpedo, Spartak e Amkar hanno portato tre pesantissimi 1-0 e, come detto, due gol li ha messi a segno lui, in entrambi i casi oltre il novantesimo. Con i più quotati moscoviti è stato un pregevole tiro da fuori a regalare il bottino pieno, ieri, in quel di Perm, un’imperioso stacco di testa ha beffato Gerus in uno scontro diretto di importanza incredibile. E l’Arsenal con questo filotto di tre vittorie può pensare addirittura a una salvezza senza i play out.