Formula 1 – GP Bahrain: Hamilton senza rischi, Räikkönen al settimo podio

Il GP del Bahrain, nella sua edizione 2015, non rivela sorprese per il vincitore (Hamilton era quasi annunciato, dopo l’errore in qualifica di Rosberg), ma finalmente ci mostra di nuovo la vera faccia di Kimi “Iceman” Räikkönen: premiato da una strategia aggressiva, perfetto alla guida, raggiunge per la settima volta il podio su questa pista. Solo quinto Vettel, fermato da qualche errore di troppo e dal danneggiamento del musetto.

Era atteso il vento (fino a 35 km/h) nel pre-gara, ma mentre il sole cominciava a calare ancora non si era visto; così come non si sarebbe visto Jenson Button, se non per salutare. Dopo i problemi patiti già durante le prove libere e ieri in qualifica, al momento di accendere i motori la telemetria mostra ancora problemi al sistema elettrico; la Honda suggerisce di non correre, la McLaren accetta per evitare il rischio di compromettere qualche componente.

Partenza: Massa parte dai box dopo essere rimasto fermo in griglia nel giro di formazione. Le Ferrari sono entrambe in traiettoria interna, dal lato “sporco” della pista: Hamilton perfetto, Vettel non impeccabile ma che tiene bene la posizione grazie a una buona scelta di traiettoria: ne approfitta Räikkönen, che sulla sinistra beffa Rosberg. Lewis scappa subito via: in due giri sale a più di un secondo di margine, uscendo dalla zona-DRS. Dietro, Nico mostra i denti: incollato a Kimi, al quarto giro lo passa con un attacco deciso (scia, traiettoria interna negli ultimi metri, staccata al limite), resistendo poi al contrattacco nelle curve 2 e 3; poi ripete la manovra al nono giro, stavolta su Vettel (che aveva perso il proprio vantaggio con una escursione fuoripista).

La Ferrari prova a sparigliare le carte con un po’ di tattica. Vettel si ferma al giro 14 (anticipando Rosberg), ancora per gomme morbide: la strategia è di spingere adesso, con la Mercedes che richiama subito Nico ai box. Invano: Seb passa e si riprende la seconda piazza, che però deve cedere solo un giro dopo (proprio mentre Hamilton esce dai box, Rosberg attacca ancora deciso in fondo al rettilineo). Dopo il primo turno di soste, Vettel è ancora terzo, anche se il distacco dalla testa della corsa è minimo: tre vetture in circa due secondi. Così Räikkönen, che si ferma solo al giro 18 (per montare gomme medie), percorre qualche tornata in testa.

Nello stesso giro in cui Vettel esce di nuovo di pista, è bagarre nelle retrovie tra Massa, Nasr e Maldonado: tutti e tre rientrano ai box al giro 27, con Massa che si riprende la posizione su Nasr (che in pista lo aveva passat), ed entrambi che vengono beffati dal venezuelano della Lotus. A stupire è per Räikkönen: con la gomma a mescola più dura, il suo passo è costante e soprattutto competitivo nei tempi su Hamilton; dopo la sosta dell’inglese Kimi passa in testa con 8 secondi di margine (e la possibilità di scegliere quali gomme montare nell’ultima fase di gara), mentre Rosberg perde ancora la posizione ai box su Vettel, che anticipa molto la sosta: terzo sorpasso di Nico su Seb al giro 36, con il tedesco della Ferrari che si ferma ancora al giro 37 per sostituire il musetto, probabilmente danneggiato in un’escursione alla curva 15, al giro precedente.

Giro 39: su gomme fresche Alonso si “sdoppia” da Räikkönen, che adesso è davanti a Hamilton con un margine di pochi decimi ed è destinato a vedersi sorpassato al giro 40. Mentre Vettel è in lotta con Bottas per la quarta piazza, Kimi effettua l’ultima sosta un giro dopo: meccanici velocissimi (solo 2.3 secondi per il cambio gomme), adesso l’obiettivo diventa di riprendere Rosberg (lontano oltre 20 secondi), e il passo del finlandese è impressionante: nel 43esimo giro il recupero è di quasi tre secondi, per poi stabilizzarsi sui due nelle tornate successive. Quando il ferrarista arriva entro i dieci secondi, Rosberg mostra tutto il proprio nervosismo alla radio, chiedendo di non venire più informato del vantaggio che si assottiglia.

Grande pressione su Rosberg negli ultimi giri, quanta mai prima in carriera: ha la macchina per vincere, viene da un fallimento un anno fa, e da tre prove consecutive molto sotto tono; perdere altri punti da Hamilton potrebbe essere la pietra tombale sulle sue ambizioni, e l’errore arriva a due giri dal termine: larghissimo alla curva 4 forse a causa del sistema brake-by-wire, è affiancato da Räikkönen e sorpassato nel modo più semplice.

Se un anno fa c’era stata la battaglia fratricida tra Hamilton e Rosberg (uno dei momenti più alti della stagione, con incroci di traiettorie e staccate in extremis), lo spettacolo oggi è stato tutto opera di un Iceman finalmente tanto competitivo quanto “fortunato”: strategia perfetta, nessun problema tecnico, guida pulita e liscia in ogni curva. Un piacere rivederlo così in forma.

RISULTATI GP BAHRAIN 2015
1. Hamilton Mercedes 57 giri completati
2. Räikkönen Ferrari +3″3
3. Rosberg Mercedes +6″0
4. Bottas Williams +42″9
5. Vettel Ferrari +43″9
6. Ricciardo Red Bull +1′01″7
7. Grosjean Lotus +1′24″7
8. Pérez Force India 1 giro
9. Kvyat Red Bull 1 giro
10. Massa Williams 1 giro
11. Alonso McLaren 1 giro
12. Nasr Sauber 1 giro
13. Hülkenberg Force India 1 giro
14. Ericsson Sauber 1 giro
15. Maldonado Lotus 1 giro
16. Stevens Manor-Marussia 2 giri
17. Mehri Manor-Marussia 3 giri
Ritirati: Verstappen (Toro Rosso), Sainz jr. (Toro Rosso).
Non partito: Button (McLaren).

Classifica piloti: Hamilton 93, Rosberg 66, Vettel 65, Räikkönen 42, Massa 31, Bottas 30, Ricciardo 19, Nasr 14, Grosjean 12, Hülkenberg, Sainz jr. e Verstappen 6, Ericsson e Pérez 5, Kvyat 4.

Classifica costruttori: Mercedes 159, Ferrari 107, Williams 61, Red Bull 23, Sauber 19, Lotus e Toro Rosso 12, Force India 6.