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Masters 1000 Montecarlo, troppo Djokovic per questo Nadal: il serbo vola in finale

Uno scherzo del tabellone e il ranking anomalo di uno dei due contendenti hanno confezionato una sfida insolita per la semifinale di un Masters 1000: opposti sul centrale del Country Club di Montecarlo il n.1 del mondo Novak Djokovic e il dominatore della terra battuta Rafael Nadal, per quella che sembrava ai più la finale anticipata del torneo.

Ad aggiudicarsi l’incontro è stato il favorito della vigilia: Djokovic ha regolato il suo avversario con un duplice 6-3 confermando non solo di essere in stato di grazia, ma di essere attualmente inavvicinabile anche per il giocatore più vincente di tutti i tempi su questa superficie. A poco è servito un Nadal comunque in crescita rispetto alle altre apparizioni stagionali: troppo solido il tennista serbo, che ha ormai dimostrato di poter esprimere il suo dominio anche sulla terra battuta e continua la serie positiva che dura dal torneo di Indian Wells.

L’avvio dell’incontro sorride a Nadal, che opera il break nel primo gioco e vola subito 2-0. Si tratta però di un fuoco di paglia: Djokovic infatti prende subito le misure al servizio del maiorchino e senza grande sforzo impatta sul 2-2, costringendo il suo avversario a commettere molti errori soprattutto sul lato del diritto.

La chiave del set è, come da prassi, nel settimo gioco: sul 3-3 e con il serbo al servizio si assiste al game più spettacolare della partita (durato più di dieci minuti), con Nadal che produce il suo sforzo massimo nel tentativo di riportarsi avanti nel punteggio ma non riesce a superare le resistenze di un Djokovic particolarmente ispirato, soprattutto nell’esecuzione dello schema palla corta-lob. La fatica costa cara a Nadal che nel game successivo è costretto a cedere il servizio: il serbo si porta sul 5-3 e chiude il set con autorità, dimostrando di non patire a livello psicologico l’agonismo del suo avversario.

Nella seconda frazione Djokovic appare straripante e si guadagna subito due palle break: lo spagnolo tira fuori l’orgoglio delle grandi occasioni e riesce a sventare la minaccia, anche grazie a un’esecuzione di rovescio degna del suo periodo migliore. Nole però a servizio non concede assolutamente nulla: sulla diagonale di rovescio domina tutti gli scambi e riesce sempre a guadagnare il centro del campo, costringendo Nadal alla fase difensiva. Il serbo è devastante soprattutto con i colpi in lungolinea, e non tradisce alcuna insicurezza nonostante lo spagnolo sembri essere salito di livello e lo dimostri con un passante incrociato da applausi. Si arriva nuovamente sul 3-3, questa volta con Nadal al servizio.

E come nel primo set, è ancora Djokovic a rubare la scena: il break ottenuto è impressionante per la qualità delle risposte messe in campo dal serbo, tanto profonde da costringere Nadal a iniziare lo scambio in costante svantaggio. Lo spagnolo soffre troppo sulle sue seconde di servizio, permettendo a Nole di girarsi sul diritto ed esplodere la risposta a sventaglio.

Il gioco successivo è una formalità per il n.1 del mondo, che ormai sembra aver addentato la preda; sul 5-3 Rafa va a servire per salvare l’incontro, ma fatica a rimanere in linea di galleggiamento e concede subito un match point, annullato con un diritto rabbioso. Djokovic però non si scompone, se ne procura un altro e lo trasforma con l’ennesimo diritto devastante della sua partita: il 6-3 6-3 finale è servito, e Djokovic può festeggiare per la sua quarta finale nel torneo del principato e per aver ribadito la sua netta superiorità in questo 2015.