La Juve mette in chiaro le cose. In Italia non c’è storia: Lazio battuta 2-0

Una Juventus cinica batte una Lazio volenterosa, ma poco pericolosa, 2-0 con le reti di Tévez e Bonucci nel primo tempo. Ora lo scudetto è poco più di una formalità

FAMELICA JUVENTUS – Nella cornice dello Juventus Stadium a rubare l’occhio è lo scontro al vertice del campionato italiano a cui, un po’ a sorpresa, con il vento in poppa ci arriva la Lazio. La partenza dei biancocelesti, con Candreva in panchina, è lanciata, con Mauri che prova a mettere in difficoltà Chiellini e Buffon, senza grandi esiti. Alla Juventus, anche se attende il Monaco, non si può concedere nulla e i biancocelesti lo capiscono al minuto 17, quando Tévez sfugge su una sponda aerea di Vidal, sfruttando il mal posizionamento di Mauricio e siglando di sinistro il 18° centro in campionato. Dietro poi c’è un super Bonucci, che cancella in maniera perfetta un’occasione potenziale di Klose e poi mette in ghiaccio la partita, segnando il raddoppio di destro al termine di un coast to coast, con la difesa della Lazio, persa senza de Vrij e aperta come le acque del Mar Morto al passaggio di Mosé. Movimento saggio di Tévez, palla nel sacco ed esultanza classica. La Lazio si ritrae nel guscio, si innervosisce, rischiando il tris con un colpo di testa di Evra al termine della prima frazione.

CANDREVA, PERCHE’ NON PRIMA? – Pioli nella ripresa passa subito al 4-2-3-1 togliendo Braahfeid per Candreva, che non ci mette molto a dimostrare che forse avrebbe meritato il posto dal 1′. Il numero 87 dei capitolini, sfruttando la tanta pioggia e il campo pesante, comincia a bombardare la porta di Buffon, cogliendo anche una traversa. L’ingresso di Morata serve ad aiutare Tévez a tenere palla in avanti. La grande voglia degli ospiti pian piano si spegne, con la capolista che gestisce senza troppi patemi il doppio vantaggio. Pioli prova a spostare a destra un Felipe Anderson versione “Casper”, come non si era più abituati a vederlo, ma non c’è nulla da fare. Piovono cartellini, particolarmente pesante quella di Marchisio, sottotono anche lui, che gli farà saltare il derby. Rosso diretto per Cataldi, durissimo da dietro sull’imprendibile Tévez. La Juve vince, forse senza eccessivi meriti, ma dimostrando una volta per tutte di essere una grande squadra e che ogni suo passo falso rappresenta davvero nulla più di una casualità. La Lazio interrompe la striscia di 8 vittorie di fila e aspetta la gara dei cugini giallorossi con il timore di un possibile controsorpasso.

JUVENTUS-LAZIO 2-0 (2-0)

Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6, Bonucci 7, Chiellini 5.5; Padoin 6.5, Vidal (84′ Sturaro sv), Pirlo 5.5 (72′ Pereyra 6), Marchisio 5, Evra 6; Tévez 7.5, Matri 5.5 (58′ Morata 6.5). A disp.: Storari, Rubinho, Lichtsteiner, Marrone, De Ceglie, Pepe, Coman, Llorente. All.: Massimiliano Allegri 6.

Lazio (4-3-3): Marchetti 6; Basta 6.5, Cana 4.5, Mauricio 5, Braafheid 5.5 (46′ Candreva 6.5); Cataldi 5, Biglia 5, Lulić 6; Felipe Anderson 4.5, Klose (92′ Ledesma sv), Mauri 5.5 (66′ Keita 5.5). A disp.: Berisha, Strakosha, Ciani, Pereirinha, Ederson, Ledesma, Onazi, Perea. All.: Stefano Pioli 5.5.

Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna 6.

Marcatori: 17′ Tevez (J), 28′ Bonucci (J)

Note: ammoniti Mauricio, Lulić (L), Evra, Marchisio (J), Candreva (L), Chiellini (J), Cana (L). Espulso Cataldi (L) all’89’ per fallo da dietro.

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Stefano Giovampietro