Cagliari, Filucchi sull’aggressione ultrà: “Episodio non ordinario, ma è stato solo un acceso confronto verbale”
Sono passate da poco le 19 di venerdì sera quando ad Asseminello, il centro sportivo dove il Cagliari si trova in ritiro da lunedì per preparare la delicatissima gara contro il Napoli, si presenta un gruppo composto da una ventina di giovani ultrà. La delegazione chiede un confronto alla squadra e lascia la propria “firma” sul cancello d’ingresso del centro: “Sputate sangue per la maglia mercenari”. Alla fine del messaggio una sigla, SC, che è quella con cui sono identificati gli Sconvolts, uno dei gruppi più accesi della Curva Nord del Sant’Elia.
Secondo le prime voci, sarebbero volati degli schiaffi verso alcuni tesserati, ma la società sarda, attraverso la voce del vice presidente Stefano Filucchi, ha smentito in maniera categorica: “Non ero presente ieri sera al centro sportivo, l’unico testimone fra i dirigenti era il diesse Francesco Marroccu, ma stamattina ho parlato con il capitano Daniele Conti e posso riferirvi che si è trattato sicuramente di un episodio non ordinario in un ritiro, ma il tutto si è limitato a un confronto verbale molto acceso. Ci sono state delle urla, queste persone hanno contestato in maniera decisa alcuni giocatori per lo scarso attaccamento alla maglia, ma, ci tengo a precisarlo, non c’è stato alcun episodio di violenza”.
Il fatto resta grave e la Digos sta investigando per chiarire quanto avvenuto ieri sera ad Asseminello. Si tratta dell’ennesimo guaio nella stagione tormentata del Cagliari e alcuni giocatori, stando alle parole dello stesso Zeman in conferenza stampa, sarebbero “scossi e scioccati” per quanto avvenuto. Insomma, non il modo migliore per preparare psicologicamente una partita delicata per la stagione rossoblù.