ESCLUSIVA MP – Sandro Sabatini: “Corsa Champions? Le due romane favorite”

A poco più di un mese dalla fine del campionato di Serie A, MondoPallone.it ha contattato Sandro Sabatini, giornalista e volto di Sky Sport 24 cercando di fare il punto della situazione sul campionato  e soffermandoci maggiormente sulla Champions League e sui problemi dell’Inter in questa stagione.

Quale squadra, secondo lei, è più avvantaggiata nella corsa Champions?

“La risposta può variare di settimana in settimana. Fino a un mese fa avrei detto sicuramente il Napoli addirittura immaginandolo al secondo posto mentre adesso la squadra di Benitez è sfavorita, è un passo indietro rispetto alle altre squadre. Tra queste squadre la sorpresa del campionato, del girone di ritorno e quindi di questa corsa Champions è la Lazio, sia per i risultati sia per come sta giocando. In questo momento quindi vedrei, oltre la Juventus, le due romane anche se potenzialmente il Napoli è ancora una squadra che potrebbe rientrare in corsa.”

Qual è la sua opinione sul cammino della Juventus in Champions?

“La Juventus ha già fatto molto bene qualificandosi ed eliminando il Borussia Dortmund. Adesso ha davanti un quarto di finale facile sulla carta ma da non sottovalutare sul campo. È chiaro che se dovesse arrivare in semifinale avrebbe già messo al sicuro una stagione positiva ripensando agli obiettivi iniziali e ricordando anche quelle parole famose di Conte, assai poco profetiche sulla Champions League, quando disse che era come un ristorante da 100 euro per cui non si aveva accesso con 10 euro in tasca. La Juventus ha invece oggi dimostrato che si può far bene anche con questi teorici 10 euro e anche se dovesse arrivare in semifinale sarebbe sulla carta la quarta squadra in prospettiva vittoria finale”

Cosa ne pensa della situazione dell’Inter e come crede possa superare questo momento difficile?

“Secondo me deve ripartire da Mancini perché è un allenatore che ha esperienza nazionale e internazionale, tecnica e manageriale per far ripartire la squadra. Una cosa è certa: qualsiasi squadra ha dei cicli e l’Inter sta vivendo il periodo difficile dopo aver toccato l’apice nel 2010. Sono passati appena 5 anni dalla stagione del triplete e sembra che ne siano passati 50 a giudicare dall’umore e dall’impazienza dei tifosi. In realtà anche la Juventus o il Milan testimoniano che per ripartire ci vuole tempo, pazienza e anche un po’ di fortuna oltre alla bravura. Mancini può sicuramente garantire la bravura mentre le altre tre componenti devono mettersi d’accordo tra di loro. Ricordiamo anche che Mancini ha ereditato una squadra che era stata immaginata per Mazzarri e i due allenatori sono abbastanza distanti come concetto e filosofia di calcio ma indipendentemente dall’allenatore l’Inter ha bisogno di almeno un paio di giocatori più forti e di fama internazionale per essere competitiva anche in Italia”.

Ieri sera è stata decretata la seconda finalista della Coppa Italia. Come vede ad oggi questa sfida tra Lazio e Juventus?

“Se si giocasse adesso parlerei della Juventus e della Lazio come le squadre più in forma di Europa. Tra quasi due mesi non si sa in quali condizioni fisiche, atletiche e psicologiche arriveranno. Se dovessero arrivare nella condizione attuale direi un 50 e 50 perché è già possibile immaginare la formazione della Lazio e della Juve dove quest’ultima è senza Marchisio e Morata”.

Da appassionata di basket mi permetterei di chiederle una curiosità sulla palla a spicchi. Negli ultimi giorni Kobe Bryant ha dichiarato che Metta World Peace gli ha consigliato di giocare per qualche tempo in Italia. Secondo lei quanta fatica fanno queste stelle NBA ad ambientarsi in un campionato come quello italiano?

“Penso possa essere più che altro una fatica ambientale perché è vero che negli Stati Uniti le partite hanno cornici di pubblico che arrivano anche ai 30mila spettatori però c’è una pressione dei tifosi maggiore se si gioca invece in un palazzetto piccolo come per esempio quello di Cantù. In Italia si fa il tifo, in America si guarda lo spettacolo delle partite e i giocatori questo lo avvertono”.