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Mondo A-League, 24/a giornata: sempre più incerta la lotta al vertice

In una lega coi playoff, arrivare primi o secondi conta ma solo sino a un certo punto. La cosa importante, chiedete a chiunque segua rugby o pallacanestro, è arrivare alla finalissima e lì giocarsi tutto. Ma tra secondo e terzo, in un sistema come quello della A-League, c’è tutta la differenza del mondo: le prime due vanno dirette in semifinale, le altre giocano un turno preliminare viscido quanto insidioso.

Ecco le tinte fosche del racconto delle ultime due settimane dei Wellington Phoenix, sin qui la rivelazione del campionato: incassati 6 gol in due confronti diretti casalinghi, perso notevole terreno. Dalla prima alla quarta piazza, per l’esattezza: ha tradito il fattore campo – che doveva essere il punto di forza, costringendo gli avversari a sobbarcarsi di ore e ore di volo verso la Nuova Zelanda – o semplicemente è finita la benzina. Dei 90′ di domenica al Westpac Stadium colpiscono soprattutto fragilità difensiva, sfortuna (autogol di capitan Durante), mancanza di idee; non basta il solo Bonevacia e neanche il rientro di Burns: quando il neo-campione d’Asia non gira, la macchina va in panne. Resta inteso che il doppio flop di queste settimane non toglie nulla alla stagione dei neozelandesi (penultimi l’anno scorso e ora sicuri dei playoff) ma, se è vero che l’appetito vien mangiando e gli obiettivi possono cambiare, l’occasione resta ghiotta: dalla trasferta in casa del Melbourne City e dalla visita a Wellington di Mariners e Sydney FC dovranno arrivare i punti per tornare nel duo di testa, o almeno giocare in casa lo spareggio preliminare.

Milligan Melbourne Victory A-LeagueLe montagne russe dell’alta classifica ci dicono di 5 squadre nel giro di 3 punti, con i Victory appaiati in testa alla ritrovata Perth (0-2 su ciò che resta di Newcastle, undicesimo centro stagionale di Keogh), che è al centro di un caso a livello di salary cap; immediatamente sotto Adelaide, grazie al colpaccio firmato Mabil in quel di Sydney, con Wellington e gli stessi SkyBlues in affanno e chiamati a giocarsela sino all’ultimo, magari allo scontro diretto di fine regular season. Abbastanza sicura della sesta piazza l’altra Melbourne, che dovrebbe centrare il traguardo dei playoff già al primo anno dal cambio di denominazione: i 6 punti di vantaggio su Brisbane (tardivo il 6-1 a Central Coast) danno una certa sicurezza, anche se il calendario non aiuta.

A tre giornate dal termine della stagione regolare, nell’alta classifica regna l’incertezza; dietro, quattro società alle prese con problemi tecnici e societari, spesso deluse rispetto a un 2013-2014 al vertice (Brisbane, Western Sydney e Central Coast), altre volte incerte del loro stesso futuro: sicuramente con la sensazione di aver sbagliato tutto e il rammarico di dover guardare dal divano in televisione le partite in cui si decide tutto.

Hyundai A-League – 24/a giornata

Brisbane Roar-Central Coast Mariners 6-1
Western Sydney Wanderers-Melbourne City 1-1
Sydney FC-Adelaide United 0-1
Wellington Phoenix-Melbourne Victory 0-3
Newcastle Jets-Perth Glory 0-2

CLASSIFICA: Melbourne Victory, Perth Glory 44, Adelaide United 43, Wellington Phoenix 42, Sydney FC 41, Melbourne City 36, Brisbane Roar 28, Central Coast Mariners 20, Western Sydney Wanderers 15, Newcastle Jets 14