Mondo A-League, 23/a giornata: il Melbourne City batte Brisbane e ipoteca i playoff
A meno di clamorosi sconvolgimenti, le finaliste della A-League 2013-2014 non parteciperanno ai playoff di quest’anno. È infatti netto il verdetto della 23esima giornata del campionato australiano, importante soprattutto a causa dello scontro diretto tra Melbourne City e Brisbane Roar. Gli arancioni, campioni uscenti eppure in difficoltà in stagione, si sono arresi 1-0, mostrandosi decisamente spenti e arrendevoli, sfiancati e svuotati dalla cavalcata (trionfale) dell’anno scorso, oltre che dalle trasferte continentali di AFC Champions League: il risultato dell’AAMI Park aumenta il solco tra sesta e settima piazza (ora 8 punti), e lo rende difficilmente colmabile anche in caso di successo del club del Queensland nel recupero contro i Melbourne Victory.
Se c’è da fare i complimenti agli uomini di John van ‘t Schip, reduci dal rebranding più importante della storia della lega e in qualche modo scottati a inizio campagna dal caso David Villa, certo colpisce il calo di prestazioni della formazione di Brisbane, cui il cambio di guida tecnica non è bastato e che vede gli obiettivi importanti sempre più lontani. Impressiona soprattutto la mancanza di fantasia, solidità di squadra e freddezza sotto porta: la partenza di Besart Berisha è una causa, ma fino a un certo punto.
Resta capire, nella desolazione del campionato di Brisbane e Western Sydney (il cui obiettivo australiano più “prestigioso” è ora la lotta per evitare il cucchiaio di legno dell’ultimo posto) – in corsa in Asia ma sfiancate in patria – quanto abbia inciso la Champions League, soprattutto nel caso dei rossoneri. Non aver mai interrotto l’attività in estate, saltando quindi la preparazione giocando a calcio di fatto per due anni ininterrotti, ha inciso pesantemente, ed è una storia che deve far riflettere: la differenza tra AFC e A-League a livello di cicli e calendario è ormai un problema (chi va avanti in coppa non va mai in vacanza) e quasi quasi ai Central Coast Mariners ha detto bene la sconfitta nel preliminare. Magari non nell’immediata attualità, ma sul lungo periodo sì: è qualcosa su cui lavorare, per mitigare e trovare la via di mezzo tra l’indispensabile sguardo sul calcio continentale (soprattutto dopo i trionfi di Wanderers e Socceroos a livello di club e nazionali) e quell’estate australiana luogo sacro del cricket e del calcio.
Agli strateghi della A-League e delle autorità d’Australia – miglior esempio al mondo di convivenza tra discipline e codici del rugby-football – il compito di studiare il problema e lasciare che i club si godano la coppa senza paura di crolli futuri: altrimenti altro che Europa League e trasferte del giovedì sera.
Hyundai A-League – Ultimi risultati
Sydney FC-Melbourne City 0-1
Western Sydney Wanderers-Newcastle Jets 1-2
Adelaide United-Melbourne Victory 2-2
Central Coast Mariners-Perth Glory 1-1
Brisbane Roar-Wellington Phoenix 1-2
Melbourne Victory-Central Coast Mariners 2-1
Melbourne City-Brisbane Roar 1-0
Perth Glory-Western Sydney Wanderers 3-2
Wellington Phoenix-Sydney FC 0-3
Newcastle Jets-Adelaide United 0-1
CLASSIFICA: Wellington 42, Melbourne Victory, Sydney FC, Perth 41, Adelaide 40, Melbourne City 33, Brisbane 25, Central Coast 20, Western Sydney, Newcastle 14