Zdeněk Zeman, allenatore del Cagliari, al termine della sfida tra i rossoblù e il Milan terminata con il risultato di 3-1, si è presentato davanti ai giornalisti per la solita conferenza stampa post partita.
Queste le sue principali dichiarazioni:
Ritmi bassi? Anche io vorrei che la squadra giocasse sempre a ritmi alti senza sbagliare mai nulla. La squadra si è comportata bene, dopo 5′ ha avuto la palla gol con Sau ma abbiamo sbagliato. Sul rigore dico solo che l’avete visto tutti: in questa partita, nel dubbio l’arbitro fischiava sempre nella stessa direzione.
Sul secondo gol i giocatori guardavano per terra invece che i vari riferimenti e abbiamo pagato questa situazione. Nel primo tempo abbiamo fatto anche due uscite corte che ci potevano costare caro.
Zemanlandia solo a tratti? Non ho la medicina, dobbiamo lavorare. Se vogliamo avere qualche speranza di salvarci, dobbiamo giocare un calcio organizzato, dove ognuno sa quel che fa e perché lo fa.
A me il primo tempo la squadra non è dispiaciuta, a sinistra Avelar ha sfondato spesso facilmente. A destra mancava la spinta del terzino. Il secondo tempo è arrivata la mazzata del secondo gol e siamo andati a cercare più la confusione che la logica.
Gli oriundi in Nazionale? Conte ha tutto il tempo libero per scegliere tranquillamente i migliori giocatori da convocare, poi è questione di gusti.
Se Roma è la piazza più difficile? Si, quando perdi 10 partite si, ma lo è ovunque…
Conti e Dessena fuori? Di partita in partita cerco di scegliere gli 11 migliori.
Durante la sosta non sarà facile lavorare perché avrò 7 giocatori in nazionale. Dovrò lavorare sul fisico e sulla mentalità.
I ragazzi non si devono creare alibi con i rigori o cose simili, non esiste. Fortuna e sfortuna non esistono, dobbiamo migliorare e solo migliorando possiamo avere delle speranze. Ripeto: sono qua per cercare di salvare Cagliari e bisogna dare tutto quello che si ha.