Dopo Inter-Wolfsburg Roberto Mancini si presenta in conferenza stampa stanco ma non insoddisfatto della prova dei suoi ragazzi nonostante il risultato finale che non solo estromette l’Inter dall’Europa League ma anche costringe i nerazzurri a salutare l’Europa con una sconfitta.
Il Mancio tuttavia rimane lucido nell’analisi e individua immediatamente cosa era differente nella testa delle due squadre al fischio d’inizio: “Loro erano più rilassati di noi perché hanno iniziato la partita col vantaggio dell’andata di 3-1, che era un bel vantaggio e, dopo il gol, hanno giocato con tranquillità. Non so se stessero meglio di noi o cosa, di certo hanno sbagliato molto meno di noi. Noi abbiamo preparato la partita pensando di poter essere più incisivi sugli esterni, con Kovačić ed Hernanes in fascia; le occasioni nel primo tempo le abbiamo anche avute e forse dovevamo essere più cattivi sotto porta per sbloccare e passare però poi, purtroppo, se a ogni loro affondo si subisce un gol non si va da nessuna parte, in Europa è così anzi, a maggior ragione in coppa è così. Non posso dire che i giocatori non hanno messo impegno, questo non si può rimproverare loro“.
Il tecnico nerazzurro non si nasconde dietro a un dito e individua subito cosa non ha funzionato tra i suoi: “Per vincere non devi concedere gol, è un requisito fondamentale nel calcio in generale e forse è colpa mia perché non mi faccio capire per bene dai ragazzi visto che continuiamo a sbagliare… Ma difendere è la base su cui si costruiscono le vittorie, specialmente in una partita di coppa. Il Wolfsburg è un’ottima squadra, che sta bene, senz’altro migliore di noi in questo momento; inoltre, una difesa così è un rischio ogni volta che si attacca, non si può avanzare con la paura di subire un gol ogni volta. Sicuramente questa era la partita che poteva dare più senso al resto della stagione ma l’Inter non può permettersi di essere demotivata per definizione e comunque sarà importante fare al meglio le prossime undici partite, che sono tante. Le motivazioni dovremo trovarcele per chiudere al meglio la stagione“.
“Quale rigiocherei tra le due gare? La partita dell’andata, per come si era messa, è quella che ha compromesso la situazione, soprattutto considerando anche che abbiamo giocato alla pari e le occasioni che abbiamo avuto in Germania. La prossima stagione? Chiaramente stiamo già pensando al prossimo anno ma mi ripeto: siamo all’Inter e dobbiamo andare avanti dando il nostro massimo e cercare le nostre motivazioni nonostante la delusione patita stasera sia abbastanza grande perché ci credevamo e questo era l’ultimo obiettivo stagionale; ora dovremo recuperare nelle prossime 48 ore. Speriamo di fare una buona gara a Genova contro la Samp” si augura il tecnico, che tornerà presto nello stadio dove, da calciatore, ha fatto la storia.
Quando gli si chiede di un possibile ingresso di Shaqiri e di cosa abbia Kovačić, uscito malconcio dal campo a metà del secondo tempo, Mancini rivela quella che sarebbe stata la mossa per mettere in difficoltà ulteriore i tedeschi e non risparmia una frecciatina al giovane talento croato: “Shaqiri sarebbe entrato solo se avessimo fatto il gol del 2-1. Stava discretamente ma abbiamo preferito non rischiarlo; Kovačić ha fatto la sua partita ma è dovuto uscire perché ha preso un calcio a metà del secondo tempo… Ma penso che potesse senz’altro fare anche di più. Se avevamo pensato che potesse essere una stagione con poche soddisfazioni? Sapevamo che era dura centrare il terzo posto e speravamo di arrivare in fondo in Europa League ma, di sicuro, non mi sento messo in discussione. Conosciamo le difficoltà che abbiamo avuto da quando sono qua e sono il primo a essere deluso per i risultati di quest’anno. Stasera siamo dispiaciuti soprattutto per i tifosi, ai quali va per primi il mio pensiero: erano tanti oggi e avremmo voluto regalargli una gioia. Penso che i tifosi amino la squadra e le stiano sempre vicini, nei momenti migliori e in quelli peggiori; se mi si chiede di dar loro un motivo per cui debbano aver fiducia nella squadra nonostante le poche soddisfazioni dico che è proprio perché sono tifosi, abituati a sostenere i colori sempre e comunque. Se può essere meglio per il prossimo anno giocare solo il campionato senza coppe europee? Penso che non abbia molto senso fare calcoli adesso perché bisognerà considerare anche il financial fair play e tante altre cose… Noi dobbiamo fare più punti possibili da qui al termine del campionato e poi si vedrà“.