Smarason riapre la Russian Premier League
A Mosca ringraziano l’islandese. E non sono soltanto quelli della Torpedo, proprietari del cartellino di Arnor Smarason, a gioire, ma anche CSKA e Dinamo. Con la sua rete in pieno recupero che ha permesso ai neopromossi moscoviti di agguantare un insperato pari casalingo con lo Zenit la Russian Premier League si è ufficialmente riaperta.
Dall’ottovolante alla brusca frenata-Un girone fa, in pieno agosto, lo Zenit annichiliva con otto reti una Torpedo ancora non del tutto ambientatasi nella massima serie. Una goleada che fa riflettere, se comparata al doppio confronto col Mordovia. Considerando le quattro gare con le due squadre sopracitate lo Zenit ha segnato ben 14 gol subendone solo 3, portando a casa però soltanto 7 punti. Una curiosità, un esempio isolato, che deve far riflettere su alcuni punti persi sui campi delle piccole; al contrario, invece, con le grandi o presunte tali, sono arrivate spesso prestazioni maiuscole, come le vittorie di misura in casa di CSKA e Lokomotiv. Lo Zenit oggi è mancato nel momento di chiudere la partita. Non ha demeritato, ha gestito il vantaggio ottenuto con una magistrale punizione di Hulk facendo leva sulla diversa caratura tecnica ma, con il risultato in bilico, basta un episodio per girare le sorti dell’incontro e i cambiare i giudizi di finale. E tutto questo si è compiuto nella bellissima rovesciata dell’islandese Smarason, che ha festeggiato al meglio il suo debutto in questo bellissimo torneo.
Tante polemiche e un campo ai limiti del praticabile-A far discutere è stato il terreno di gioco di Ramenskoye, ex casa del Saturn che ha ospitato l’incontro (solitamente la Torpedo gioca all’Eduard Streltsov, ex impianto dell’Fk Mosca). Villas Boas, già presente qui nel 2013 quando allenava il Tottenham, non ha usato mezzi termini a riguardo: “Non è ammissibile giocare su un campo del genere, in uno stadio che per due volte non ha superato i controlli di omologazione. Non si può giocare a calcio in queste condizioni, in certi casi è meglio costruire campi sintetici per ovviare a questo problema. La Gazprom? Deve pensare a fornire gas a tutte le case, non di certo a costruire manti artificiali.” Diversa l’opinione del collega Petrakov: “Sono sicuro che se avessero vinto non si sarebbero lamentati. Le condizioni erano le stesse per tutte e due le squadre”. E intanto lui se la ride, con un punto totalmente insperato che consente alla Torpedo di effettuare un’altra sbracciata per togliersi un poco dalle sabbie mobili che investono le ultime sei squadre della classifica. La salvezza diretta sembra troppo, per i play out tutto è ancora possibile, con lo scontro diretto a Tula tra due settimane che si preannuncia all’ultimo sangue.
Campionato riaperto? Lo dice il calendario-Il gol di Smarason riapre di fatto la corsa al titolo. Il vantaggio dello Zenit sul CSKA è sceso a cinque punti e la squadra di San Pietroburgo è attesa da un back to back complicatissimo contro Dinamo e CSKA. Poi la sfida in casa della bestia nera Terek e e del Kuban, inframezzati dalla gara casalinga con un Rubin rivitalizzato. Non una serie di partite agevolissime, se ci aggiungiamo le problematiche connesse all’Europa League. Diverso il discorso per il CSKA, che sfruttando lo scontro diretto può tentare una rimonta clamorosa quanto quella dello scorso anno. Saranno decisivi i derby delle ultime giornate, dando per fattibili alcuni punti obbligati contro Ural, Arsenal Tula, Torpedo e Amkar. Per quanto riguarda la Dinamo, che ha ancora una gara da recuperare e probabilmente perderà la zavorra dettata dal match di coppa infrasettimanale (basti pensare che è tornata a Mosca da Napoli alle 6 locali di venerdì per giocare alle 13:30 di domenica). Le sfide in trasferta sono molte ed è dura che riescano a tenere il passo.
E’ arrivata negli ultimi minuti intanto anche la replica del presidente della Federcalcio Cheban: “Le parole di Villas Boas sono state espresse a caldo, ma non si può negare quanto abbia ragione. Non è possibile giocare su campi del genere, con i giocatori impossibilitati a esprimere le loro qualità. Lì è stata una commissione locale a decidere ma io già ho visto tempo fa di persona le condizioni indegne di quel campo. Dobbiamo rispettare chi viene a vedere le partite e chi le gioca. E soprattutto noi stessi e l’immagine del nostro torneo all’estero.”
TORPEDO MOSCA-ZENIT 1-1 34′ Hulk (Z), 92′ Smarason