La nuova stagione di Formula 1 è alle porte e in attesa di tornare a sentire l’orchestra di motori pronta per la prima ouverture in Australia ecco le novità nel regolamento in vigore quest’anno.
Dopo il terribile incidente che ha coinvolto Jules Bianchi a Suzuka, la FIA ha deciso di bocciare comunque l’introduzione della safety car virtuale, soluzione ottimale proprio in condizioni difficili come quelle verificatesi in Giappone. La proposta è stata parzialmente accolta e verrà messa in atto solo nel caso di malfunzionamento della safety car reale, una possibilità i cui margini di probabilità toccano lo zero.
L’altra bocciatura riguarda il doppio punteggio nella gara finale, una disposizione del regolamento ad hoc che ricorda molto le partite di calcio in oratorio, dove l’ultimo gol vale di più per dare un senso agli ultimi minuti di gioco, dopo due ore di squadre squilibrate: insomma, una regola assurda in grado di penalizzare chi è stato più costante, più veloce e, in due parole, più bravo per tutta la stagione. Dal 2015 Abu Dable non esisterà più.
Il cambiamento tecnico più importante invece riguarda la riduzione delle power unit da utilizzare prima di incorrere in penalità che scende da 5 a 4, una decisione in linea con la strada intrapresa da 2 anni dalla FIA nella ricerca di una riduzione costi progressiva. Di conseguenza cambiano anche le penalità e quindi qualora un pilota che sostituisce la quinta power unit, oppure che infrange una qualunque delle regole (che comporti penalità) in vigore, dovesse non scontare una penalizzazione di posizioni, poiché troppo arretrato in griglia dopo le qualifiche, subirà una penalizzazione in termini di tempo: 5 secondi al primo pit stop se il numero di posizioni non scontate andrà da 1 a 5, drive through se da 6 a 10, e infine stop&go di 10 secondi se non sconterà dalle 11 alle 20 posizioni.
Passando alle infrazioni in pista, il regolamento del 2015 prevede un inasprimento della penalizzazione in caso di unsafe release al pit stop che comporterà uno stop&go di 10 secondi. Qualora invece a 15 secondi dall’avvio del giro di formazione i meccanici di una determinata scuderia non avranno abbandonato la pista, il pilota sarà costretto a partire dalla pit lane e, in caso non dovesse riuscirci, a scontare uno stop&go di 10 secondi.
La parte più tecnica del regolamento impone che i dischi dei freni ruotino alla stessa velocità delle ruote e, inoltre, un’altra novità riguarda l’obbligo per tutte le scuderie di utilizzare il sistema di ancoraggio delle ruote a due fasi. Cambia anche il numero di ore in galleria del vento che scende da 85 a 60 ore a settimana e infine la FIA ha stabilito una restrizione anche per quanto riguarda il parco chiuso che sarà applicato non più dalle qualifiche bensì già dalla terza sessione di prove libere.