E’ per tradizione definita la “Corsa del Sole“. Stiamo parlando della Parigi-Nizza, la corsa a tappe di una settimana che apre l’UCI World Tour anche per l’Europa. Giunta alla 73esima edizione, la gara transalpina, pur subendo la concorrenza della Tirreno-Adriatico, non ha perso comunque il suo fascino. Ed è pronta a fornire emozioni importanti agli appassionati di ciclismo. 1 cronoprologo, 3 tappe per velocisti, 1 per fughe da lontano e 3 destinate alla battaglia tra uomini di classifica. Questo il riassunto delle caratteristiche delle frazioni della Parigi-Nizza 2015.
Si parte così oggi con un cronoprologo interamente pianeggiante di 6,7 chilometri con partenza e arrivo a Maurepas. Poi ha inizio il gran festival dei velocisti. Le frazioni con arrivo a Contres, Saint-Amand-Montrond e Saint-Pourçain-sur-Sioule chiamano alle armi gli sprinter. Il giorno dopo, è il turno della prima tappa che disegnerà la classifica. La frazione con arrivo sulla salita della Croix de Chaubouret. Un’ascesa, di 1a categoria, che è l’ultima di 8 salite (5 di 3a categoria e 2 di 2a categoria). Coloro che invece non sono né uomini di classifica né velocisti, potranno vivere il loro momento di gloria nella 5a tappa, con arrivo a Rasteau, il cui profilo altimetrico con la Côte de Buisson a 7,5 chilometri dall’arrivo favorisce i colpi di mano di attaccanti coraggiosi. Chiusura dedicata agli uomini di classifica. Il penultimo giorno, la corsa arriva finalmente a Nizza dopo una frazione con 6 salite, 3 di 1a categoria. E l’ultima di esse, la Côte de Peille è piazzata a 26,5 chilometri. E l’indomani, gran finale con la cronoscalata del Col d’Èze, la montagna che si erge su Nizza, lunga 9,5 chilometri.
Tra gli uomini da battere, innanzitutto i francesi padroni di casa. Occhio al duo Ag2r-La Mondiale formato da Péraud e Bardet e a Barguil (Giant-Alpecin). Poi i polacchi come il Campione del Mondo Kwiatkowski (Etixx-Quick Step) e Majka (Tinkoff-Saxo), gli australiani Porte (Sky) e Dennis (BMC), gli statunitensi Van Garderen (BMC) e Talansky (Garmin-Cannondale), i portoghesi Rui Costa (Lampre-Merida) e Machado (Katusha), il danese Fuglsang (Astana), lo spagnolo Navarro (Cofidis), l’irlandese Roche (Sky) e l’olandese Kelderman (Lotto Nl – Jumbo). La pattuglia dei velocisti è guidata dai francesi Demare (FDJ) e Bouhanni (Cofidis), l’australiano Matthews (Orica-GreenEdge), il tedesco Degenkolb (Giant-Alpecin), l’olandese Hofland (Lotto NL-Jumbo), il norvegese Kristoff (Katusha) e il bielorusso Hutarovich (Bretagne). La pattuglia italiana non è troppo fornita, dato che i corridori di casa nostra puntano sulla contemporanea Tirreno-Adriatico. Per la classifica l’unico che potrebbe far qualcosa è Eros Capecchi (Movistar). Sì, ci sta anche Fabio Aru. Ma il sardo dell’Astana è all’esordio stagionale. Quindi, queste tappe sul territorio francese gli serviranno solamente per crescere di condizione in vista dell’obiettivo stagionale, il Giro d’Italia.