Chesani e Del Buono, argento e bronzo: altre medaglie per l’Italia
Altri due podi appesantiscono il medagliere azzurro nel giorno di chiusura degli Europei indoor di Praga. Sono l’argento di Silvano Chesani nel salto in alto (ex aequo con Mastoras) e il bronzo di Federica Del Buono nei 1500 m piani. L’Italia esce soddisfatta da questa manifestazione, se si prendono in considerazioni le condizioni iniziali.
La gara di salto in alto, priva dei fuoriclasse Bondarenko e Ukhov, è stata aperta a tutti: il poliziotto di Trento ha commesso degli errori ad altezze mediocri ma il 2.31 m si è rivelata la soglia per poter andare a medaglia. L’oro è andato al russo Daniil Tsyplakov mentre il greco Mastoras è secondo pari merito. Chesani ringrazia sentitamente Odorizzi, il suo fisioterapista che lo ha aiutato in un 2014 da buttare: “Maurizio mi ha rimesso in piedi. All’inizio della gara sbagliavo perché credevo di farcela, poi ho carburato: sono felicissimo perché posso guardare al futuro con fiducia”. Il Trentino festeggia ancora dopo l’argento di sabato nella stessa disciplina di Alessia Trost.
Grande gioia anche per la classe ’94 Federica Del Buono. La mezzofondista vicentina ha conquistato il gradino più basso del podio dopo un infortunio al piede rimediato agli Assoluti di Padova: con grinta e personalità inconsueti per una ventenne ha gestito la gara partendo con un ritmo basso nei primi 800 m per poi far ricorso a ogni stilla d’energia nella volata finale con Angelika Cichocka. La polacca conquista il secondo posto (il primo non è mai stato in discussione, stravince l’olandese di origini etiopi Sifan Hassan) ma la nostra atleta della Guardia Forestale si dice felice: “Ero in condizioni precarie. Non pensavo che la Hassan partisse così presto, mi ha sorpreso ma non potevo inseguirla perché ho avuto anche un problema di respirazione. Poi però ho capito che avrei dovuto giocarmi il tutto per tutto: è andata bene. La dedica va a mia nonna Amelia perché è stata lei a convincermi a venire“.