Parma, dalla Lega arrivano 5 mln per il salvataggio
Un po’ come accaduto nel novembre 2010, aprile o luglio 2011 a Irlanda, Portogallo e Grecia: l’Unione Europea decise di salvare questi Stati facendo ricorso al FESF, il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria creato con un accordo internazionale tra gli aderenti la zona Euro. In tre soluzioni vennero erogati oltre 280 miliardi di euro per risanare le finanze di taluni protagonisti di politiche economiche disastrose e dissennate. Non fu un palliativo, come molti credevano, ma una vera e propria rimessa in sesto degli Stati caduti nella rete di una crisi incisiva.
Qualche anno dopo, con una situazione economica quasi identica, si presenta nel calcio italiano una fattispecie analoga: come salvare, e se salvare, il Parma calcio? L’importantissima assemblea federale di Milano di oggi pare aver dato un barlume di speranza ai tifosi e alla città: la Lega, come l’Unione Europea, sfrutterebbe il proprio fondo multe per assicurare la regolarità del finale di campionato prestando al curatore fallimentare circa 5 milioni di euro solo dopo la dichiarazione di fallimento e la concessione dell’esercizio provvisorio.
Il presidente Carlo Tavecchio, dopo aver ottenuto l’avvallo in assemblea, sottoporrà ai giocatori del Parma e AIC il piano per giocare le gare (Atalanta e Sassuolo) precedenti la prima udienza in Tribunale. Questa ingegnosa decisione, in pendenza d’ufficialità, ha fatto storcere il naso a Enrico Preziosi, patron del Genoa: “Non mi fido di Manenti e non lo voglio perché aveva promesso in Lega di sistemare tutto in due, tre giorni: ne sono passati più di quindici”. Invece Lugaresi, presidente del Cesena, affonda: “Bisogna verificare le condizioni perché le regole vengano rispettate, solo allora si metterà mano al portafoglio. La lettera di Sky me l’aspettavo e la condivido anche se il campionato è già falsato. Lucarelli ci ha offeso, noi abbiamo valori. Forse crede che i dirigenti siano come quelli del Parma”.