Atalanta, Reja: “Non potevo dire di no. Ci serve l’apporto del pubblico”

Oggi, in tarda mattinata, si è tenuta presso la sala stampa del Centro “Bortolotti” di Zingonia (Bergamo), la conferenza stampa del neotecnico dell’Atalanta Edoardo Reja, subentrato all’esonerato Stefano Colantuono. Queste le sue principali dichiarazioni:

Sulla chiamata dell’Atalanta:Ho accettato questo compito con grande entusiasmo. Quando una società come l’Atalanta ti chiama, non puoi dire di no. L’accordo con la società è stato raggiunto subito, dopo che il presidente Percassi mi aveva contattato nella serata di martedì“.

Sulla situazione della squadra: “Abbiamo tutti i mezzi per uscire dalla zona bassa della classifica. Possiamo farlo cambiando mentalità. E con l’apporto determinante di un pubblico passionale come quello atalantino. Al quale chiedo il massimo sostegno in questi momenti di difficoltà“.

Su Colantuono:Gli esprimo tutta la mia solidarietà. Ma noi come tecnici siamo grandi e vaccinati. E sappiamo che in certi frangenti siamo i primi a pagare”.

Sull’assetto tattico: “Alla Lazio giocavo con un 4-3-3, che qualche volta variava in un 4-2-3-1. Riproporlo qui? E’ difficile cambiare in pochi giorni alcuni meccanismi. Diciamo che l’unico punto fermo è la difesa a quattro”.

Sui singoli:Chiariamo subito una cosa. Per me Cigarini è un regista e Baselli è una mezzala. Il Papu Gomez lo vedo più adatto in un 4-3-3 che in un 4-4-2. E per Maxi Moralez vale il discorso opposto. Denis? E’ vero, mancano le sue reti. Gli serve totale fiducia. Dovrò parlare bene con lui“.

Sul futuro: “Ho un anno e mezzo di contratto ma se le cose vanno bene, non serve neanche il pezzo di carta. Basta una stretta di mano“.