E adesso chi lo ferma il Carpi?
Un mese dopo l’ultimo successo, il Carpi torna a vincere e a guadagnare punti sulla terza in classifica. Un successo molto importante per la squadra di Castori che, dopo un periodo di appannamento dal punto di vista dei risultati, torna a conquistare tre punti e lo fa contro una prima della classe, l’Avellino, che esce molto ridimensionato dallo scontro diretto. Non solo il 2-0 finale, ma anche un gioco spumeggiante che ha portato la squadra a colpire addirittura quattro pali, e adesso la classifica è una sinfonia per i sostenitori emiliani: +8 sul Bologna, fermato in casa dal Latina, +9 sulla terza in classifica (Frosinone e Vicenza) e +10 sugli irpini, appena sconfitti.
Il campionato è ancora molto lungo e, storicamente, la Serie B ha sempre regalato molte sorprese: la stessa formazione modenese non è nemmeno lontanamente, sulla carta, la prima potenza di questa categoria. Per fortuna, però, nel calcio conta quello che avviene sul campo e Davide può vincere contro Golia più spesso di quanto si possa pensare: la rosa corta e l’assenza di giocatori importanti come Mbakogu avrebbe potuto complicare notevolmente il cammino dei ragazzi di Castori, vista l’assenza di turnover, ma la vittoria di ieri sera è certamente un messaggio a tutto il campionato. Il Carpi c’è.
Alle spalle della capolista frenano Bologna, Vicenza e Livorno, oltre ovviamente all’Avellino, mentre continua il sogno del Frosinone, a un solo punto dalla promozione diretta in Serie A e a +8 dal Lanciano, l’ultima squadra al momento a non qualificarsi per i playoff. Anche in questo caso c’è una piazza intera a spingere per un risultato che sarebbe storico: quarta vittoria nelle ultime cinque partite, l’ultima contro un Perugia che, in caso di successo, avrebbe potuto portarsi a ridosso della zona calda. Avrebbe, perché Dionisi prima e Frara poi hanno gettato le basi per un successo che fa ben sperare il pubblico gialloblu.
Pazza partita anche in Liguria, dove lo Spezia prima è andato sotto per due reti a zero, salvo poi scatenarsi e realizzare una cinquina che ha del clamoroso. Non tanto per il risultato in sé, quanto per come è avvenuto: e aver avuto la forza di rimontare i due gol di svantaggio già prima dell’intervallo ha fatto sicuramente la differenza.
Chi invece non sta decisamente passando un bel periodo è il Catania che, con Brescia e Varese, condivide le zone basse della serie cadetta. Non ne va bene una alla formazione di Marcolin che, passata in vantaggio in modo abbastanza rocambolesco a Bari Bari, si è fatta riacciuffare all’ultimo minuto buttando via due punti importantissimi; malissimo il Brescia, alla quarta sconfitta in cinque partite, ancora peggio il Varese che si è dimenticato come si vince. Per quanto riguarda la squadra biancoblu, però, va segnalato un clamoroso errore arbitrale che è costato il rigore decisivo per il Modena e la relativa espulsione di Arcari, una svista colossale che ha indirizzato il match in una direzione ben precisa.
Se qualcuno, a settembre, avesse azzardato a pronosticare una classifica così dopo 29 giornate, probabilmente sarebbe stato internato: e invece è tutto vero. E anche se Lotito non condividerà sicuramente questo pensiero, il bello del calcio è proprio questo.