Mourinho: “Il Triplete fu l’impresa più grande della mia carriera”

Josè Mourinho, attualmente allenatore del Chelsea, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, durante la quale ha affrontato varie tematiche.

Riguardo al Triplete e al calcio italiano, il portoghese non ha dubbi: “Sì, è stata l’impresa più grande della mia carriera. Nel calcio moderno il triplete è molto difficile, e poi farlo in Portogallo è una cosa, farlo in Italia un’altra. Non ho lasciato la Serie A per la sensazione che il livello si stesse abbassando, anzi ogni partita era superdifficile. In Inghilterra competitività e mentalità sono incredibili, ma in Italia… ora non posso saperlo, ma ai miei tempi sentivo ogni domenica la grandezza della sfida a livello tattico. Allenatori bravi, squadre bene organizzate soprattutto dal punto di vista difensivo, ho sempre avuto la sensazione di dover superare grandissime difficoltà per vincere”.

Il tecnico ha poi proseguito dando la sua versione sui perché decise di lasciare l’Inter e l’Italia: “Avevo quest’idea di vincere i campionati di Italia, Spagna e Inghilterra; vevo già rifiutato il Real Madrid una volta, quand’ero ancora al Chelsea. Il Real è un tipo di club che puoi rifiutare una volta, se ti neghi anche la seconda una terza non arriverà mai. L’offerta è giunta in quel momento lì, un momento bellissimo con l’Inter, ma in cui potevo lasciare col senso di aver fatto qualcosa di speciale. Per questo sono uscito piangendo dall’auto, e ho pianto anche con Moratti. Che ha capito e ha accettato”.

Mourinho chiude infine con un pensiero riguardo a Messi: “Io penso che sia difficile che lo possa allenare, un giorno. Ho la sensazione che Messi sarà sempre del Barça. Posso sbagliare, nel calcio non sai mai cosa possa succedere domani, però non mi vedo un giocatore di questa dimensione fuori da quel club”.