In un Adriatico semivuoto si affrontano la squadra che ha fatto meno punti in casa e quella con il peggior rendimento in trasferta (solo due punti raccolti dagli etnei lontani dal Massimino). Brutto momento di forma per il Pescara, che non vince da ormai quattro partite, sette punti nelle ultime tre invece per il Catania. La squadra abruzzese resiste per più di un tempo in dieci uomini con una grande prova di carattere e al 93′ trova la vittoria un gol straordinario di Sansovini.
La prima parte di gara è piuttosto confusa, con le due squadre che palesano evidenti difficoltà nella costruzione di gioco. Al quarto d’ora ci prova Calaiò ma Fiorillo si fa trovare pronto; pochi minuti dopo è Politano a rendersi pericoloso, ma il giocatore calcia debolmente e Gillet blocca il tiro senza problemi. Il Pescara prova a prendere i mano le redini del gioco e al 22′ vede annullarsi il gol del vantaggio per un netto fuorigioco di Bjarnason. La squadra siciliana però non si fa schiacciare e al 42′ arriva l’episodio più importante del primo tempo: Pairetto ammonisce Pasquato per un intervento scomposto su Mazzotta, il giocatore del Pescara protesta facendosi scappare qualche parola di troppo e l’arbitro lo espelle costringendo così la squadra di Baroni a giocare in dieci tutta la ripresa.
Nonostante l’uomo in più, il Catania non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Fiorillo nei primi minuti della seconda frazione di gara. Anzi, l’occasione migliore la costruisce il Pescara al 67′ quando Bjarnason, ben servito da Melchiorri, centra in pieno la traversa. La squadra di Marcolin nel finale va in confusione e Memushaj sfiora il vantaggio pescarese all’82’ con un destro potente che si spegne di poco fuori. Al 90′ il Catania spreca un’occasione clamorosa: un pallone vagante arriva a Martinho, che da solo a un metro dalla porta si divora incredibilmente il gol vittoria calciando altissimo. Puntualmente si materializza subito dopo la legge non scritta gol sbagliato-gol subito, quando Sansovini al 93′ regala i tre punti alla sua squadra con una meravigliosa conclusione di sinistro dalla distanza che batte Gillet e manda all’inferno il Catania.
PESCARA-CATANIA 1-0 (0-0)
Pescara (4-4-2): Fiorillo; Rossi, Župarić, Salomon, Zampano; Selasi (82′ Brugman), Memushaj, Bjarnason, Politano (76′ Gessa); Melchiorri (78′ Sansovini), Pasquato. A disp.: Aresti, Paolucci, Caprari, Pettinari, Boldor, Abecasis. All.: Baroni.
Catania (4-3-1-2): Gillet; Belmonte, Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta; Sciaudone (54′ Castro), Rinaudo, Coppola; Rosina; Calaiò (85′ Barišić), Maniero (67′ Martinho). A disp.: Sauro, Odjer, Chrapek, Capuano, Terracciano, Escalante. All.: Marcolin.
Arbitro: Pairetto di Nichelino.
Marcatori: 90’+3 Sansovini.
Note – Ammoniti: 39′ Selasi, 41′ Pasquato, 57′ Politano (P); 58′ Maniero (C). Espulso: Pasquato (P) al 42′ per proteste.