Feyenoord, il ds Gudde: “Ci dispiace per quanto accaduto ma non è colpa nostra”

Al termine della partita con la Roma il direttore sportivo del Feyenoord Eric Gudde ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni della Tv di stato olandese NOS, dichiarazioni che faranno discutere:

“Vorrei essere chiaro da subito: il Feyenoord si dissocia completamente da tutto quello che è successo a Roma. Quando si va in un’altra città, bisogna lasciarla come la si è trovata. Noi siamo responsabili diretti per i tifosi che sono sugli spalti, che sono registrati presso il club e si sono ben comportati allo stadio. Abbiamo però avuto segnalazioni di almeno 600 tifosi presenti in città pur non avendo il biglietto. Sono loro i responsabili degli incidenti? O i tifosi che sono registrati presso il Feyenoord? Gli ufficiali della UEFA giudicano ciò che succede in campo e allo stadio, e tutti hanno potuto vedere che non ci sono stati problemi. Semmai la Roma rischia sanzioni per i razzi.
Abbiamo sentimenti contrastanti. Da un lato siamo orgogliosi per la buona performance sportiva della squadra che è tornata a Rotterdam dall’altro c’è disgusto per un gruppo di rivoltosi che, a differenza dei veri sostenitori, è andata a Roma a quanto pare con intenzioni molto diverse da quelle di sostenere il club tenendo invece un comportamento gravemente scorretto nel centro storico della città. È stato un comportamento assolutamente riprovevole di un branco di senza cervello da cui il Feyenoord prende le distanze e che qualsiasi olandese normale non può che ritenere ripugnante. Tuttavia, questo non è un problema che i club possono risolvere. Siamo responsabili di come le persone si comportano nello stadio. Per l’organizzazione dell’Olimpico abbiamo lavorato duramente per settimane e tutto è stato eseguito alla perfezione. Ciò non significa che io, a causa di quanto accaduto prima della partita e al di fuori della responsabilità del Feyenoord, come olandese e appassionato del calcio oggi non abbia lasciato l’Italia provando un senso di vergogna”.

Le dichiarazioni di Gudde non sono casuali, dato il Feyenoord a questo punto teme sanzioni da parte della UEFA che potrebbero essere pesanti, visto il curriculum recente del club. Dichiarazioni che però porteranno sicuramente a strascichi in Italia e che cozzano rispetto a quelle dell’ambasciata olandese (“Il calcio deve essere una festa dove non c’e’ posto per la violenza. Le autorita’ italiane possono contare sulla completa collaborazione e l’impegno dell’Olanda per far si’ che i colpevoli vengano puniti“). e del Commissario europeo allo Sport, l’ungherese Tibor Navracsics (“Non c’e’ spazio per la violenza nello sport, ne’ dentro, ne’ fuori lo stadio”). Una cosa è certa: non finisce qui.