Dalla Francia all’Argentina, quando anche le “piccole” contano

Le parole di Lotito sul presunto disastro che porterebbero le squadre “piccole” in Serie A ha scosso tutto il calcio italiano. Abbiamo quindi deciso di andare a vedere la situazione nei principali campionati europei e non per analizzare più a fondo come se la passano all’estero e che risultati hanno le squadre provenienti da realtà con un modesto bacino d’utenza.

LIGA – Per la prima volta nella storia, l’Eibar ha raggiunto la promozione nel massimo compaiono spagnolo. La cittadina basca conta circa 27mila abitanti (meno quindi delle tanto bistrattate Carpi (70mila) e Frosinone (47mila)), ma nonostante questo sta disputando una stagione assolutamente dignitosa e al momento è decimo davanti a squadre prestigiose come Athletic Bilbao e Real Sociedad.

PREMIER LEAGUE – Il Burnley ha conquistato la promozione giocando un gran campionato in Championship e sta lottando per salvarsi quest’anno. Certo lottare contro le “grandi” della Premier League è dura, ma uno stadio sempre pieno e tanto entusiasmo tengono vivo il sogno di questa città di 70mila abitanti, esattamente quanti sono i residenti di Carpi. Per non parlare poi delle tante squadre protagoniste in FA Cup.

BUNDESLIGA – Ormai è da un po’ di anni che è una presenza fissa in Bundesliga, ma nessuno si lamentò quando il neo-promosso Hoffenheim si laureò campione d’inverno nella stagione 2008/2009. Ebbene Hoffenheim è una frazione di circa 3mila abitanti della città di Sinsheim, che non è comunque una metropoli contando poco più di 30mila residenti. Non sono mancate inizialmente alcune polemiche legate alla mancanza di storia della squadra, ma ora la squadra ha una media spettatori di quasi 26mila persone: roba da prime dieci in Serie A.

LIGUE 1 – Senza alcun dubbio l’esempio più eclatante in Francia è quello del Guingamp, squadra dell’omonima città bretone di 8mila abitanti, che nel 2009 vinse la Coppa di Francia giocando in Ligue 2. Non sazi, i rossoneri si sono ripetuti l’anno scorso, battendo ancora una volta in finale il Rennes. Il Guingamp gioca in uno stadio da 18mila posti, più del doppio degli abitanti del paese, che però è sempre pieno, a dimostrazione del fatto che la passione e i risultati possono espandere eccome il bacino d’utenza anche alle aree limitrofe. Questa stagione i bretoni si sono tolti anche la soddisfazione di giocare l’Europa League e di passare il turno classificandosi secondi alle spalle della Fiorentina nel girone. E siamo sicuri che l’atmosfera che ci sarà giovedì contro la Dinamo Kiev allo Stade de Roudourou non avrà niente da invidiare a quella che si respirerà a Londra, a Milano e a Roma. Un discorso simile può essere fatto per l’Evian Thonon Gaillard, chiamato così nel 2003 in seguito a diverse fusioni, e promosso per la prima volta in Ligue 1 nel 2011. Neanche il tempo di assestarsi ed ecco che nel 2013 la squadra dell’Alta Savoia elimina il colosso Paris Saint-Germain in Coppa di Francia arrivando a giocarsi la finale allo Stade de France.

PRIMERA DIVISIÓN ARGENTINA – Questa è forse la storia più eclatante di tutte tra quelle raccontate finora insieme a quella del Guingamp. Victoria ha meno di 40mila abitanti e una squadra che negli ultimi otto anni ha raggiunto risultati straordinari: il Tigre. I rossoblù vennero promossi nella massima divisione del calcio argentino nel 2007 e nell’Apertura dello stesso anno centrarono un incredibile secondo posto guidati in panchina da Diego Cagna e lasciando solo nel finale il passo al Lanús. L’anno successivo il Matador de Victoria smentisce tutti quelli che pensavano si fosse trattato di un caso e si piazzano di nuovo secondi nel Clausura 2008 andando ancorati vicino al titolo e cedendo solo nel triangolare finale con i “giganti” Boca Juniors e San Lorenzo. Quattro anni dopo, con giocatori e staff tecnico diversi, la favola Tigre si ripete e un altro secondo posto ottenuto nel Clausura 2012 permette alla squadra di qualificarsi per la Copa Sudamericana. Il destino è nuovamente beffardo per i rossoblù, che, dopo un cammino straordinario, si arrendono in finale al São Paulo tra mille polemiche con gli argentini che abbandonarono il campo per protesta. Nel 2013 infine il Tigre assaggia anche le emozioni della massima competizione continentale: la Copa Libertadores. La squadra gioca alla pari di squadre molto più quotate e con uno spettacolare 5-3 in trasferta contro i paraguaiani del Libertad raggiunge gli ottavi di finale, in cui verrà eliminato dall’Olimpia Asuncíon.

Tutti questi esempi dimostrano che con progetti seri si possono ottenere grandi risultati che attirano anche nuovi tifosi ed essere protagonisti di belle storie. Sicuramente le squadre citate non avranno mai milioni di sostenitori come Juventus, Real Madrid o Manchester United, ma rendono orgogliose le persone che vivono in quella zona e che possono vedere decidere il destino di campionati e coppe prestigiose dai propri beniamini. Da sottolineare che queste squadre non hanno portato nessuno di questi campionati ad avere perdite per quanto riguarda i diritti televisivi.