Lo Shakhtar torna in campo in gara ufficiale dopo due mesi di pausa e si trova davanti niente meno che il Bayern Monaco dominatore della Bundesliga. Lucescu punta sul 4-2-3-1 fantasia, con tutta la metà superiore del campo verde-oro: Taison, Teixeira e Douglas Costa sono piazzati a supporto di Luiz Adriano. Schieramento speculare per Guardiola, che lascia in panchina Lewandowski, preferendogli Müller, coadiuvato da Götze e dalla coppia Robben-Ribéry sulle fasce.
In una strapiena Arena L’viv (dove lo Shakhtar gioca le sue gare di casa a causa del conflitto russo-ucraino che non rende usufruibile la Donbass Arena) si evidenzia subito il costante pressing della squadra di casa sugli ospiti, che tengono maggiormente palla. I bei fraseggi del Bayern trovano un ostico problema nella compattezza avversaria, che rende la gara molto intensa e fisica. Nonostante le pericolose ripartenze degli ucraini, bravi a conquistare il pallone, le occasioni sono a marca bavarese, soprattutto con Müller, che mette paura a Lucescu con due conclusioni al 10′ e alla mezz’ora. Per i portieri c’è solo l’ordinaria amministrazione in area, poiché le difese lavorano bene, coadiuvate dai centrocampisti, molto rapidi nell’arretramento. La bella prestazione delle retroguardie vanifica il lavoro delle ali, sempre dentro l’azione e pronte ad allargare e fa sì che il primo tempo si concluda a reti inviolate.
La ripresa comincia col Bayern in avanti, subito pericoloso con un lungo batti e ribatti al limite dell’area, e si fa pian piano più nervosa: scintille a più riprese tra Douglas Costa, poi ammonito, e Ribéry. L’intensità cresce a sua volta e al 65′ avviene l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Xabi Alonso, spesso falloso, aggancia Alex Teixeira e prende il secondo giallo. Nel breve periodo, la cosa non sembra spaventare i tedeschi, che continuano ad attaccare, seppur con maggior cautela, ma gli errori di impostazione che già popolavano il primo tempo si moltiplicano. La stanchezza si impadronisce dei ventuno in campo, la lucidità viene spesso a mancare, ma non lo spirito battagliero, aspetto dominante fino al fischio finale di una partita maschia e molto intensa, che ha nella cavalcata di Robben, arginata bene dalla stoica difesa ucraina, la sua ultima emozione.
SHAKHTAR DONETSK – BAYERN MONACO: 0-0
Shakhtar (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 6, Kucher 6,5, Rakitskiy 6,5, Shevchuk 6,5; Fred 6,5, Fernando 7; Douglas Costa 5,5 (78′ Marlos sv), Alex Teixeira 6, Taison 6 (84′ Wellington Nem sv); Luiz Adriano 5,5 (89′ Gladkiy sv). A disp.: Kanibolotskiy, Ilsinho, Krivtsov, M. Acevedo. All.: Lucescu
Bayern (4-2-3-1): Neuer 6; Rafinha 5,5, Boateng 6, Alaba 6, Bernat 6; Schweinsteiger 5, Alonso 4,5; Ribéry 5,5, Götze 5,5 (75′ Lewandowski sv), Robben 6; Müller 6 (70′ Badstuber sv). A disp.: Reina, Starke, Weiser, Dante, Rode. All.: Guardiola
Arbitro: Alberto Undiano Mallenco (Spagna)
Marcatori: –
Note: ammonizioni: Srna, Douglas Costa, Fred (S), Rafinha, Alonso, Boateng, Schweinsteiger (B). Espulsioni: 65′ Alonso (B)