Si avvicinano gli ottavi di finale di Champions League (martedì 24 febbraio l’andata) ed è giusto anticipare qualcosa del Borussia Dortmund, la sfidante della nostra unica italiana rimasta in gara: la Juventus. Tutti conoscono le strabilianti caratteristiche di Marco Reus, centrocampista offensivo capace di creare superiorità numerica nelle zone alte del campo, segnare e mandare in rete i compagni con stupefacente regolarità: le statistiche parlano chiaro, 71 gol in 170 presenze di Bundesliga con 45 assist di contorno. L’ultimo, contro il Mainz, a Pierre-Emerick Aubameyang.
Il francese naturalizzato gabonese (suo papà Pierre François, ex calciatore negli Anni ’80-’90 con una stagione in Italia alla Triestina, è nativo di Bitam) si candida a diventare lo spauracchio per i bianconeri data la sua incredibile facilità di corsa: è stato calcolato che abbia percorso di scatto 30 m in 3″7, meglio di otto centesimi di Usain Bolt quando a Berlino ritoccò il nuovo primato del mondo a 9″58. Chiellini–Bonucci o Evra potrebbero andare in crisi se puntati per vie centrali o di lato (in questo caso Aubameyang verrebbe arretrato sulla trequarti per Immobile) e gli spazi creati sarebbero terreno di conquista per gli inserimenti di Reus o Kagawa: assumono ancor più importanza le marcature preventive, un fondamentale di cui la coppia centrale juventina è maestra.
“Auba” non è solo corsa a perdifiato: quando non viene tradito dal carattere umorale o dalla sua stessa velocità che lo fa correre più veloce della palla, segna con incredibile costanza. Nelle ultime 15 reti del Borussia Dortmund ha partecipato dieci volte, con cinque marcature e cinque assist. Klopp lo ha voluto fortemente al Westfalenstadion, richiedendo alla società una spesa che la stampa tedesca ha bollato come folle (13 mln di euro dal Saint-Étienne) ma vinto la scommessa. Come sempre, al campo la parola finale.