Verso la Primera División 2015

La Primera División riparte oggi con il nuovo e tanto discusso regolamento: trenta squadre e un girone di sola andata con una giornata supplementare in cui si ripeteranno i derby. A giugno ci sarà un mese di pausa, per via della Copa América che si giocherà in Cile, e il campionato si concluderà l’8 novembre. Retrocederanno in B Nacional le due squadre con il peggior promedio. Per sapere come funzionerà il regolamento per le qualificazioni a Copa Libertadores e Copa Sudamericana vi rimandiamo invece a questo dettagliato articolo, in cui si spiega anche come cambierà ulteriormente in futuro la Primera División.

TUTTI A CACCIA DEL RACING – I campioni in carica avranno sicuramente tutte le intenzioni di confermare il titolo vinto dopo tredici anni di digiuno, ma l’impressione è che Cocca e la dirigenza abbiano come primo obiettivo fare un’ottima Copa Libertadores (prime partite martedì 17 febbraio). La squadra ha perso Centurión, passato al São Paulo, e Hauche prendendo Oscar Romero dal Cerro Porteño e Camacho e Brian Fernández dal Defensa y Justicia; si farà inoltre un tentativo fino alla fine per Gigliotti del Boca Juniors.

Proprio gli auriazúl sono la squadra che ha cambiato e investito di più sul mercato: presi Osvaldo, Lodeiro, Torsiglieri, Rolín, Peruzzi, Monzón tra i più importanti e ceduti Forlin, Ledesma, Acosta, Echeverría e Insúa. I dieci milioni di dollari investiti fanno si che per la squadra allenata da Arruabarrena non vincere nulla sarebbe un fallimento enorme. Il precampionato è stato molto positivo, ora bisognerà vedere se tutto girerà per il meglio anche con i tre punti in palio.

Da una squadra che ha cambiato moltissimo a una che non ha fatto praticamente nulla sul mercato, semplicemente perché non ce ne era bisogno. Stiamo parlando del River Plate, reduce dal trionfo in Recopa Sudamericana contro il San Lorenzo, e forte di un impianto di gioco ormai collaudato con Gallardo in panchina. In attesa del ritorno in condizione di Aimar (unica grande novità rispetto alla scorsa stagione), l’allenatore uruguaiano potrà contare su giocatori di livello assoluto come Carlos Sánchez, Leonardo Vangioni e Teo Gutiérrez. Da non dimenticare i tanti giovani in rosa reduci da un Sudamericano Sub-20 da protagonisti che potrebbero far respirare alcuni titolari visto il doppio impegno con la Copa Libertadores: Mammana, Tomás Martínez (sostituto “naturale” di Pisculichi) e il capocannoniere Giovanni Simeone.

Dietro a queste tre squadre troviamo Vélez (Russo in panchina e Pavone al posto di Pratto in attacco le principali novità), San Lorenzo (Caruzzo è arrivato dall’Argentinos per rinforzare la rosa a disposizione di Bauza, perso Blandi che è andato in Francia all’Evian; occhio perché ha un girone di ferra in Copa Libertadores con Corinthians, São Paulo e Danubio), Lanús (l’ottimo Monetti è arrivato dal Gimnasia per rimpiazzare il partente Marchesin tra i pali, preso anche Leto dal Catania) e Independiente proveranno a inserirsi nella lotta per il primo posto ma potrebbero essere soddisfatte anche di un posto nelle coppe. Un passo più indietro il Newell’s Old Boys, anche se avere Gallego come allenatore potrebbe dare una marcia in più ai rossoneri di  Rosario.

OCCHI PUNTATI SU… – La sorpresa di questo inedito torneo lungo potrebbe essere l’Independiente. Rosa sfoltita in modo intelligente (l’ unica perdita di rilievo è stata Penco, trasferitosi all’Once Caldas) e alcuni acquisti giovani, mirati e interessanti: Albertengo andrà a formare con Mancuello e Lucero uno dei reparti offensivi più forti del campionato, mentre Aquino a centrocampo e Tagliafico nel ruolo di terzino sinistro possono sicuramente essere rinforzi di qualità e quantità. Già l’anno scorso i ragazzi di Almirón disputarono un buon campionato, fallendo però alcune partite importanti. Quest’anno la consapevolezza nei propri mezzi e l’assenza dell’impegno infrasettimanale in Copa Libertadores rispetto alle principali rivali potrebbero permettere all’Indipendiente di restare nelle prime posizioni fino alla fine, cosa che farebbe aumentare a livelli altissimi l’entusiasmo dei tifosi del Rojo. Per la squadra di Almirón subito un banco di prova importante: l’esordio infatti sarà al Coloso del Parque di Rosario contro il Newell’s Old Boys del grande ex Américo Gallego.

IL PRONOSTICO – È doveroso partire dicendo che questo è ovviamente il primo torneo con trenta squadre e con questa inedita formula, motivo per cui nessuno sa con certezza quello che potrà accadere nell’arco del campionato. Detto questo, le tre favorite per il titolo sono Racing, River Plate e Boca Juniors. Dovendo scommettere puntiamo tutto su River e Boca per il fatto che il Racing potrebbe concedere qualcosa, preservando per esempio Milito per la Copa Libertadores nella prima parte di stagione, e pagare alla distanza una rosa al momento un po’ troppo corta.

La lotta per non retrocedere sarà invece forse la più incerta di sempre, e non potrebbe essere altrimenti con ben dieci squadre provenienti dalla B Nacional. Considerando che le società già presenti in Primera División hanno avuto un intero semestre per prepararsi a questo cambio di torneo senza avere l’incombenza della retrocessione, facendo le cose per bene non dovrebbero rischiare: Falcioni in panchina e gli acquisti di Bieler e Buonanotte dovrebbero mettere il Quilmes al riparo da brutte sorprese, cosa che non si può dire invece per Defensa y Justicia e Olimpo. Tra le “nuove arrivate”, Huracán (anche per l’entusiasmo recente dovuto al clamoroso accesso alla Copa Libertadores), Argentinos Juniors, Union e Colón ci sembrano avere qualcosa in più, mentre potrebbero rischiare molto la “cenerentola” Crucero del Norte (troppi pochi rinforzi di peso per la squadra alla prima esperienza in assoluto nella massima categoria), il Temperley e il Sarmiento.

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Riccardo Bozzano