Se sul campo le squadre milanesi arrancano, diversamente accade per i progetti e programmi futuri delle società.
Entrambe in queste giornate stanno lavorando in prospettiva per i propri stadi per assicurarsi una struttura di proprietà. Il Milan viaggia spedito verso il progetto del nuovo impianto e ha intensificato in questi giorni i contatti con la Fondazione Fiera per la riqualificazione dell’area del Portello che dovrebbe ospitare lo stadio. L’Inter invece sta lavorando con il comune di Milano per avere l’esclusiva del Meazza dal 2018.
L’accordo attuale prevede per le due società milanesi la condivisione di San Siro fino al termine della stagione 2017-2018, affrontando insieme anche le spese necessarie alla sua riqualificazione in vista della finale di Champion’s League prevista per maggio 2016.
Il progetto di Barbara Berlusconi proposto alla Fondazione Fiera è piaciuto molto a tal punto che si ipotizza una new company tra le due per la proprietà e la gestione del nuovo impianto. Punto forte del progetto rossonero l’assoluta eco-sostenibilità, la creazione di un albergo presso l’area e la prevista mimetizzazione dello stadio all’interno del nuovo quartiere.
L’Inter per contro, dopo le mosse ufficiali del Milan, ieri attraverso il delegato Bolingbroke, ha incontrato l’assessore allo Sport del Comune per discutere di varie problematiche inerenti lo Stadio come : nuova convenzione, progetti, utilizzo ed aspetto economico.
Nel 2013 l’Inter di Massimo Moratti e il Milan strinsero un patto che permetteva di lasciare il Meazza senza aggravi a chi tra i due club avesse costruito per primo il proprio impianto. L’ufficialità del piano rossonero per la zona Portello ha spinto quindi la società di Thohir a iniziare a pianificare quello che dovrebbe essere una idea low-cost per avere il proprio stadio.
Ma come dovrebbe essere San Siro secondo il Tycoon? Il Meazza nerazzurro sarà ristrutturato, adeguato al concetto moderno di stadio, senza quindi terzo anello e con una nuova capienza portata sotto i 60.000 posti.
Non mancano quindi le idee alle società milanesi, tuttavia siamo solo alla fase iniziale di questi progetti che tenderanno a scindere ancora di più le due realtà della stessa città. Lo sfondo dei progetti è ovviamente il business, il tentativo di tramutare quello che attualmente risulta un costo, in profitto. Il calcio si evolve e il calcio italiano attraverso le proprie società principali cerca di stare al passo.