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Coppa d’Africa – Undici rigori per la vittoria, Costa d’Avorio campione

Nella bella cornice dello stadio di Bata, si gioca l’atto conclusivo di questa Coppa d’Africa 2015. Protagoniste due tra le favorite della prima oraCosta d’AvorioGhana, nonostante entrambe si siano rese interpreti di percorsi non esenti da difficoltà. Partita niente male: primo tempo ivoriano, ripresa ghanese, con reti inviolate al 90′ e al 120′; vero è che il Ghana, dopo i primi timidi venti minuti, avrebbe meritato di più. Ci vogliono ben undici rigori per assegnare il trofeo, sino ai tiri dei portieri Razak e Barry: il ghanese sbaglia, l’ivoriano, dopo aver parato, segna il gol decisivo.

Renard deve rinunciare all’infortunato Gbohouo tra i pali, affidandosi al navigato (trentanove primavere) Barry, ma il primo tempo è piuttosto avido di emozioni e vede entrambi gli estremi difensori in qualità di spettatori. Propositivo il fraseggio degli ivoriani che, però, faticano a lanciare negli spazi le frecce Gradel, Gervinho e Bony. Il Ghana cerca il controllo del gioco, gli Elefanti sembrano più concreti: al 14′ ci prova Yaya Touré, molto atteso, ma il tiro dalla distanza non impensierisce Razak. Due minuti dopo è Gradel che, imbeccato da Gervinho, mette sopra la traversa una buona occasione. Per vedere il Ghana si deve aspettare altri dieci minuti, quando un missile da 20 metri di André Atsu si stampa sulla traversa. Altri dieci giri di lancetta e il 10 in bianco si ripete: Baba lo cerca, lui tira e questa volta è il palo a graziare Barry. Nel frattempo inizia a piovere e il primo tempo non offre altro: si torna negli spogliatoi a reti inviolate.

Ghana più intraprendente nei primi minuti della ripresa, con buona circolazione di palla. Al 49′, discesa a destra di Atsu che offre il cuoio a Gyan: ne viene fuori un tiro, ma l’attaccante ha poco equilibrio e alza di troppo il pallone. Gli animi, via via, si scaldano e al 57′, sulla punizione successiva al giallo per Tiéné, Boye e Bailly danno vita a un quadretto poco edificante, graziati da Gassama. Coi minuti lo spartito non cambia: entra il neoromanista Doumbia e, al 68′, è Wakaso che tenta la via del gol dalla lunga, ma la staffilata da trenta metri è alta. Un minuto ed è Boye a spizzare di testa un cross su punizione: la deviazione è debole oltre che imprecisa. Le Stelle Nere, però, iniziano a brillare. Al 72′, Atsu fa tutto bene sulla destra: cross rasoterra, Gyan pasticcia, mettendo fuori causa anche l’accorrente Ayew. L’equilibrio si protrae e l’impressione è che i nervi saranno la dote più importante per portare a casa il successo. Gli Elefanti avanzano il baricentro, creando qualche apprensione e sbattendo puntualmente contro la solida retroguardia ghanese. 88′: sugli sviluppi di una bella azione di Acquah interrotta da un fallo di Kanon, gran punizione di sinistro di Wakaso, con palla che sfila a lato. Ultimo minuto e quasi beffa degli ivoriani: Aurier s’insinua sulla destra e Mensah è anche fortunato nello sventare il pericolo. Ancora 0 a 0 e, contrariamente a ieri, si va ai supplementari.

Si riparte subito con un bel gesto atletico di Atsu: spiovente da dietro e il laterale ghanese si coordina e sforbicia senza inquadrare lo specchio. Prevale la paura e i tentativi di entrambe le formazioni si perdono ben prima di concretizzarsi in vere e proprie occasioni. Il secondo supplementare inizia dov’era finito il primo, con i ghanesi ancora proiettati in avanti che con Gyan e Wakaso mettono i brividi agli uomini di Renard. Gli Elefanti stanno tutti in qualche accelerazione, lasciando giganteggiare i centrali ghanesi. Al 111′, occasione per Atsu che, da buona posizione, mette a lato un bel tiro da fuori. Non succede altro e, con l’ultimo giro di sostituzioni (Grant toglie Gyan per Badu!), si procede per assegnare la coppa dagli undici metri.

Anche la sequenza del dischetto riserva soprese e batticuori: con Gervinho nascosto dietro la panchina per non guardare, il Ghana realizza i primi due gol grazie a Wakaso e Jordan Ayew, avvantaggiandosi per le imprecisioni di Bony e Tallo. I due errori consecutivi (Acquah e Acheampong) consentono però agli Elefanti di ricuperare. Nonostante il temporaneo infortunio del portiere ivoriano Barry, dopo cinque tiri è ancora parità: 3 a 3. L’equilibrio permane sino all’undicesimo rigore, dopo 8 reti consecutive degli arancioni e l’errore del portiere ghanese Razak, che non rende pan per focaccia a Barry e, facendosi superare, regala il successo agli ivoriani. Costa d’Avorio campione d’Africa 2015.

Tabellino

COSTA D’AVORIO-GHANA 9-8 d.c.r. (0-0 dopo 90′ e due tempi supplementari)

Costa d’Avorio (5-3-2): Barry 6; Aurier 5.5, S. Tiéné 6 (116′ S. Kalou sv), K. Touré 6, Bailly 5.5Kanon 5.5; Gradel (67′ S. Doumbia 5.5), Serey Die 6, Yaya Touré 7; Gervinho 5.5 (121′ G. Tallo sv), Bony 5.5A disp.: Gbohouo, Mandé; Assalé, Akpa-Akpro, Doukouré, O. Viera, Diomandé, Tioté, L. Traoré. All.: Hervé Renard 6.
Ghana (4-4-2): Razak 6; Afful 6.5, Mensah 7.5, Boye 7, Baba 6; Atsu 6.5 (116′ Acheampong sv), Acquah 6, Wakaso 6, A. Ayew 6.5; K. Appiah 5.5 (99′ J. Ayew 6), Gyan (121′ Badu sv). A disp.: Dauda, Sowah; Rabiu, Otoo, Asante, Amartey, Accam, Gyimah, Awal. All.: Avraham Grant 6.
Arbitro: Bakary Gassama (Gambia).
Rigori finali: Wakaso (G) gol, Bony (C) traversa, J. Ayew (G) gol, G. Tallo (C) fuori, Acquah (G) parato, Aurier (C) gol, Acheampong (G) fuori, S. Doumbia (C) gol, A. Ayew (G) gol, Yaya Touré (C) gol, Mensah (G) gol, S. Kalou (C) gol, Badu (G) gol, K. Touré (C) gol, Afful (G) gol, Kanon (C) gol, Baba (G) gol, Bailly (C) gol, Boye (G) gol, Serey Die (C) gol, Razak (G) parato, Barry (C) gol.
Note – Ammoniti: Serey Die (C) S. Tiéné (C), Kanon (C), Bailly (C) per gioco scorretto. Recupero: 1’, 3’, 1′, 1′.