Juventus-Milan: precedenti, statistiche e curiosità
Juve-Milan, la capolista assoluta contro una squadra ancora in crisi che tenta di risollevarsi, l’ha fatto nell’ultima occasione utile contro un buon Parma, ma la Vecchia Signora è di ben altra pasta e la missione per i ragazzi di Inzaghi sembra davvero di quelle che richiedono di lasciare quantomeno l’anima in campo. I numeri ci dicono che Allegri, 21 punti di largo sui rossoneri, viaggia alla media di 11 punti in 5 partite – neanche numeri esagerati in fondo – a dispetto dei soli 4 punti incamerati dal Milan nelle ultime 5 gare.
I PRECEDENTI – Ben 79 i precedenti a Torino tra i bianconeri e i rossoneri in archivio, con un bilancio favorevole alla Juve: 37 vittorie per i padroni di casa, 21 per il Milan e 21 pareggi. L’ultimo precedente risale alla giornata numero 7 della stagione 2013/20014 con i gol di Pirlo, Giovinco e Chiellini a rispondere alla doppietta di Muntari.
LE STATISTICHE – La Juventus di Allegri ha macinato sin qui 26 punti in casa sui 50 totali, mentre il Milan di Inzaghi dei 29 punti incamerati finora ne ha guadagnati appena 12 lontano dalle mura amiche. 224 i gol siglati in Juventus-Milan con 129 reti bianconere e 97 del Milan, mentre il momento più propizio per andare in gol sembra essere il primo quarto d’ora di gioco della ripresa (tra il 45′ e il 60′) con 41 gol siglati. Le statistiche medie a incontro parlano di sostanziale superiorità dei bianconeri nel possesso palla (53 vs 47), nei passaggi riusciti (73,9 vs 67,6), come anche, e soprattutto, nella pericolosità (63,8 vs 46,9). Venendo ai singoli e ai probabili marcatori particolarmente pericolosi nella Juve i soliti Tevez e Pogba, mentre tra gli ospiti l’attenzione è rivolta principalmente a Menez e Cerci, con quest’ultimo pur ancora in dubbio in formazione.
Inutile dirlo, la Juventus parte sempre favorita, a maggior ragione se gioca in casa. Il Milan però ci crede e sa che fermare i bianconeri sarebbe un grande riscatto e una grande iniezione di fiducia. Una partita che potrebbe anche chiudersi con poche emozioni, ma il Gol resta un buon compromesso e soprattutto molto ben pagato se non si vuole mettere l’1 fisso, un rischio in fondo che non vale la quota.
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