Coppa d’Africa, sospeso per sei mesi l’arbitro di Tunisia-Guinea Equatoriale
Il Tribunale Disciplinare della Confédération Africaine de Football (CAF) si è riunito a Bata, sede di molte partite di questa Coppa d’Africa disputata in Guinea Equatoriale e città che ospiterà anche la finale, per decidere le sanzioni per i fatti avvenuti nel quarto di finale tra Tunisia e Guinea Equatoriale.
Tutte le polemiche sono nate in seguito al rigore inesistente concesso alla Guinea Equatoriale dall’arbitro mauriziano Rajindrapasard Seechurn al 91′ con la Tunisia in vantaggio per 1-0 e a un passo dalle semifinali. Dei fatti relativi alla partita parleremo però dopo, prima vediamo le sanzioni imposte dalla CAF.
1 – 50mila dollari di multa alla Tunisia per gli episodi avvenuti nel post partita, tra cui l’aggressione all’arbitro da parte dei giocatori e di Jary, presidente della Federcalcio tunisina). Inoltre la CAF si aspetta le scuse ufficiali della Federcalcio tunisina per le accuse di imparzialità.
2- 5mila dollari di multa alla Guinea Equatoriale per l’invasione di campo di alcuni tifosi e per altre violazioni della sicurezza.
3 – Sospensione di sei mesi dalla Commissione Arbitrale per Rajindrapasard Seechurn per “la scarsissima performance durante la partita e per il fallimento inaccettabile nel mantenere la calma e l’ordine in campo”. Questo provvedimento mette ovviamente fine alla Coppa d’Africa dell’arbitro mauriziano, che vedrà anche il suo nome essere rimosso dalla lista A Élite degli arbitri della CAF.
Sicuramente sanzioni pesanti, soprattuto quella per Seechurn, macchiatosi di un episodio che rimarrà marchiato per sempre nella sua reputazione di arbitro.
Analizziamo però ora quanto avvenuto durante la partita in questione. Partiamo dicendo che nel primo tempo non si è praticamente giocato, con le due squadre che hanno pensato più a non farsi male che a giocare alla ricerca del gol. Nella ripresa la partita si è fatta più movimentata e già nei primi frangenti si è avuta l’impressione che Seechurn non avesse le capacità adatte per tenere la situazione sotto controllo visti i falli fischiati abbastanza a caso. Il tutto senza però apparenti favoritismi, la domanda se mai fino a quel momento era stata sul come mai la CAF avesse scelto un arbitro inadeguato per una partita di tale importanza.
Al 70′ la Tunisia va in vantaggio e la Guinea Equatoriale sembra non averne abbastanza per reagire, ma al 91′ accade il fatto incriminato. Il nuovo entrato Bolado entra in area e si tuffa palesemente lasciandosi cadere in area: Seechurn indica il dischetto scatenando la comprensibile furia dei giocatori tunisini, che si sentono derubati di una semifinale ormai a portata di mano. Dagli undici metri Balboa non sbaglia e al fischio finale si scatenano le prime proteste di giocatori e staff della Tunisia.
Il presunto fallo da rigore visto da Seechurn:
Si va ai supplementari e la situazione peggiora perché l’arbitro ormai non riesce più a tenere sotto controllo gli animi e anzi al 102′ commette un altro errore contro la Tunisia concedendo una punizione per un contatto inesistente al limite dell’area. Balboa trasforma superbamente e di fatto la partita si chiude qui perché nel secondo tempo supplementare è più calci che calcio. Al fischio finale tutti i tunisini non riescono più a trattenere la rabbia per il torto subito e partono alla caccia di Seechurn circondandolo prima e inseguendolo negli spogliatoi poi. Ci vorrà l’intervento della polizia per metter in salvo l’arbitro.
I gol realizzati durante l’incontro:
I sospetti vengono quasi spontanei avendo Seechurn concesso un rigore inesistente all’ultimo minuto alla squadra di casa in svantaggio, e sicuramente tutto il popolo tunisino penserà – comprensibilmente – a un vergognoso furto organizzato ad arte dalla Federazione della Guinea Equatoriale. Tuttavia, bisogna ricordare come l’arbitro abbia arbitrato male per novanta minuti da una parte e dall’altra e quindi la colpa sia anche di chi l’ha messo a dirigere un quarto di finale così delicato. Lo scandalo che ha sfavorito la Tunisia sta nel singolo episodio (ai supplementari ormai non era più una partita di calcio), ma viste le qualità mostrate da Seechurn non è così facile stabilire se quella del mauriziano sia stata solo incapacità o qualcosa di più.
Queste la parole di Georges Leekens, Commissario Tecnico della Tunisia, nel dopo partita: “Il risultato è falsato. Sono a casa, ho detto ieri che speravo che l’arbitro fosse all’altezza, ma così non è stato. È semplice, è una vergogna. Siamo stati molto sfortunati, la Tunisia non lo merita. Questa è un’ingiustizia. Non siamo stati trattati correttamente nelle due settimane in cui siamo stati qui e non lo meritavamo; non ho nulla contro la Guinea Equatoriale. Non è stata infatti soltanto questa partita, ci sono stati dati due rigori inesistenti contro e due evidenti non li abbiamo ricevuti, e tutto questo in sole quattro partite. Una volta va bene, due volte anche, tre volte è difficile, quattro volte è decisamente troppo“.
La conferenza stampa di Leekens dopo la partita: