Andrea Stramaccioni, in seguito alla gara pareggiata dalla sua Udinese per 0-0 al Friuli contro la Juventus, si è presentato in sala stampa per la solita conferenza post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:
“Nel primo tempo l’Udinese meritava di andare in vantaggio, abbiamo avuto 3 palle gol mentre la Juventus era stata pericolosa solo su calcio d’angolo. Nella ripresa Bruno (Fernandes, ndr) e Théréau erano stanchi e ci siamo abbassati perchè erano loro l’ago delle nostre ripartenze. Posso comunque solo fare i complimenti ai miei ragazzi per il coraggio nell’interpretare la partita contro la squadra più forte d’Italia”.
Sul confronto Allan-Pogba: “Io penso che Paul sia un grandissimo campione ma Allan ha dimostrato anche oggi, contro questo tipo di avversario, di essere un prospetto molto importante ma soprattutto di essere molto cresciuto e di aver trovato grande continuità. L’ha dimostrato anche oggi confrontandosi con il più grande centrocampista del campionato. La valutazione? Chiedetela al presidente (ride, ndr)”.
Sulla bella prestazione di Piris: “Ha avuto la fortuna di salire alla ribalta grazie agli infortuni. Inizialmente non pensavo fosse capace di interpretare il ruolo di centrale difensivo ma oggi ha fatto esattamente quello che gli ho chiesto: di avere coraggio e di inseguire l’avversario, cioè Tévez, fino fuori dall’area. Merito alla difesa nella sua totalità perchè sarebbe stato impossibile fare risultato contro la Juventus senza una grande prestazione difensiva”.
Sulla nuova disposizione del centrocampo: “A me piacerebbe avere l’identità di squadra impostata oggi, con la difesa 3 e un centrocampo con due mediani e due trequartisti. Credo che il calcio moderno richieda l’intelligenza tattica della squadra di sapersi adattare. L’allenatore può avere tante idee ma dopo sta ai giocatori interpretarle nel modo corretto. Non penso sia un caso aver fatto un gennaio che, tolto il gol sfortunato contro la Roma, è stato importante contro squadre di un certo livello. La squadra credo abbia trovato la sua identità e abbia acquisito il coraggio che chiedevo ai ragazzi, permettendoci di crescere dal punto di vista della mentalità e del gioco”.
Sui pochi ricambi a disposizione: “Un po’ di rammarico c’è ma per fortuna si tratta di giocatori prossimi al rientro. Théréau ho dovuto adattarlo a trequartista ma è un giocatore che ha delle doti atletiche impressionanti e quindi può interpretare bene il ruolo. Gran merito ai ragazzi, ora aspettiamo i rientri e speriamo che i nuovi (Aguirre e Perica, ndr) ci diano una mano. Ho chiesto a Bruno e Cyril di sacrificarsi e credo abbiano coperto una grande distanza in campo durante tutta la gara”.
Ancora sulla prestazione di oggi: “Penso che tutti i commenti positivi su oggi derivino dal fatto che chi aveva fatto fino a qui punti contro la Juventus aveva impostato la gara in modo difensivo, mentre noi abbiamo fatto il nostro gioco e abbiamo avuto le nostre occasioni. Ho visto una netta crescita, soprattutto in fase di marcatura, e una grande concentrazione sulle palle inattive”.
Sulla sua crescita personale e sull’ambiente Udinese: “Io ho detto spesso di essere orgoglioso di aver attirato l’attenzione della famiglia Pozzo, che punta sulla progettualità e sull’organizzazione. Essere stato scelto dopo un maestro come Guidolin significa che hanno apprezzato il mio lavoro. Le valutazioni su di me deve farle la società, io ho un contratto e spero di restare a Udine il più a lungo possibile. Quella di oggi è sicuramente una partita importante perchè permette ai ragazzi di capire che possiamo giocarcela”.