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Australian Open, semifinali: quinta finale a Melbourne per Djokovic, sconfitto in cinque set Wawrinka

Novak Djokovic andrà alla caccia del suo quinto titolo agli Australian Open dopo essersi preso la rivincita della semifinale dell’anno scorso su Wawrinka. Lo svizzero non riesce quindi a confermare il titolo vinto l’anno scorso e viene battuto in cinque set in una partita non bella ma combattuta, ultimo set escluso.

1 Djokovic-4 Wawrinka 7-6, 3-6, 6-4, 4-6, 6-0

L’equilibrio di quella che molti hanno etichettato come “la finale anticipata” si rompe nel sesto gioco, quando Wawrinka strappa per la prima volta il servizio a Djokovic. La risposta del serbo è degna del numero uno del Mondo: contro-break a zero con terzo punto giocato in maniera straordinaria in recupero. Wawrinka accusa il colpo e concede due set point andando 15-40 sul suo servizio sotto 4-5; Djokovic però stranamente li fallisce giocando male soprattutto il secondo con un dritto che esce abbondantemente dal campo, e così il campione in carica si salva e con due ace si porta sul 5-5. I successivi turni di battuta scorrono via senza problemi e si va così al tie-break: Djokovic va subito avanti 5-0 sfruttando i tanti errori di Wawrinka e chiude poi 7-1 prendendosi il primo set; male lo svizzero in questo punti, troppe palle steccate e poca convinzione mostrata in questo tie-break.

Tutti questi aspetti caratterizzano anche l’avvio del secondo set, in cui Wawrinka va subito sotto 0-30, ma riesce in qualche modo a recuperare e a non cedere un turno servizio che avrebbe potuto avere effetti sanguinosi. L’essersi salvato da una situazione a dir poco pericolosa dà fiducia a Wawrinka, che nel sesto gioco strappa la battuta a Djokovic, complice un doppio fallo del numero uno del Mondo, e sale 4-2. Djokovic ora alterna punti di pregevole fattura a errori quasi banali e questa volta l’elvetico non si fa rimontare portando a casa il set 6-3 con un game di servizio tenuto a zero.

Finora comunque si può dire che non sia stata una semifinale esaltante. All’inizio del terzo set Wawrinka non trasforma la palla break avuta, cosa che fa invece Djokovic nel game successivo quando il dritto dello svizzero va lungo. 3-0 quindi per il serbo, che indirizza decisamente dalla sua parta l’andamento dell’incontro. Gli scambi sono abbastanza monotematici, basati su una sorta di “braccio di ferro”, ma Wawrinka in questo momento va troppe volte fuori giri e rischia di andare sotto di due break. Per sua fortuna lo svizzero si salva e nel turno successivo riesce a rientrare completamente in partita grazie a un brutto game del serbo che va 0-40 e cede il servizio sbagliando una volée di rovescio. A sorpresa però Wawrinka cede nel momento più importante e con un doppio fallo e un dritto in rete cede il servizio e il set 6-4 a Djokovic, che conquistando così quattro punti va avanti due set a uno.

Come all’inizio del set precedente, anche nel quarto l’elvetico deve fronteggiare un avvio complicato con un primo game molto lungo che si risolve con il break a favore di Djokovic, sempre bravo a non mollare niente recuperando due palle incredibili e facendo sbagliare l’attacco al suo avversario. Ancora una volta però il campione uscente riesce a fare subito il contro-break non facendo “scappare” il serbo. Sono veramente tanti gli errori nell’avvio del quarto set, con Wawrinka che si salva da 0-40 giocando una volée straordinaria ed evitando così di cedere immediatamente il break appena recuperato. Nel game successivo si vedono altri tre colpi veramente notevoli: due rovesci luongolinea vincenti di Wawrinka (su marchio di fabbrica) e un pallonetto di Djokovic. Sul 3-3 il serbo fa quattro regali enormi al suo avversario perdendo la battuta a zero con quattro errori non da lui e passando così da 3-0 a 3-4 con break di svantaggio. Djokovic tiene il successivo turno di servizio, ma poi lo svizzero gioca un game perfetto e chiude 6-4 portando la partita al quinto set.

Strano per un giocatore come Djokovic aver sprecato così tante occasioni in una situazione favorevole, ma ancora una volta la situazione di presunto vantaggio mentale si ribalta e Wawrinka cede il suo primo turno di servizio del set decisivo permettendo al quattro volte campione di Melbourne di salire ancora una volta sul 3-0. Questa volta Djokovic non si fa rimontare, anzi incrementa il vantaggio strappando nuovamente la battuta a un Wawrinka ora decisamente troppo falloso e stanco. Lo svizzero esce dal campo e finisce col salutare Melbourne con un pesante 6-0. Pesano i circa venti errori gratuiti commessi in più dal tennista di Losanna rispetto al suo avversario, che torna dopo un anno di assenza in finale. Ad attenderlo c’è Andy Murray, che ha perso proprio contro Djokovic nell’ultimo atto del torneo nel 2011 e nel 2013 e proverà a invertire una tradizione che lo vede sempre sconfitto in finale a Melbourne, l’esatto contrario del serbo che invece non ha mai perso la partita per il titolo agli Australian Open.

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