L’attaccante dell’Agsm Verona e della Nazionale Femminile Patrizia Panico è stata ieri ospite della trasmissione televisiva “Il Mercoledì in Rosa” in onda su Odeon 24. L’attaccante dell’Agsm Verona ha parlato a tutto campo del campionato 2014/15 e del calcio femminile italiano:
“La serie A 2014/15? Il campionato si è livellato di più verso il basso, e la lotta scudetto rimane sempre a due squadre: Verona e Brescia. Dopodiché, ci sono tante formazioni che possono farti perdere punti quali Mozzanica, Firenze e Res Roma. In ogni caso, tutte le gare vanno affrontate con determinazione, a prescindere dai valori in campo. Il Riviera di Romagna sta disputando la stagione che mi aspettavo, il Firenze è una rivelazione, e pure il Tavagnacco sta sorprendendo: le friulane hanno perso parecchie pedine, eppure sono sempre tra i club più forti. I migliori talenti offensivi italiani? Abbiamo diverse giovani di qualità: per esempio, Marta Mason è un buonissimo attaccante e anche Manuela Giugliano è molto brava. Occorre, però, avere pazienza e dar loro il tempo di crescere. Se fornisco consigli alle giovani dell’Agsm? Sì, però mi capita di dare suggerimenti pure alle calciatrici più esperte. Dispensare consigli è sempre positivo: l’importante è che vengano recepiti come tali e non come obblighi. Ogni giocatrice deve percorrere la propria strada, senza cercare di imitare nessuno: bisogna rubare qualcosa un po’ da tutte. Sorprese nel girone di ritorno? Non credo: l’andamento del torneo seguirà lo stesso filo conduttore della prima parte di stagione. La formula della serie A (si riferisce alle retrocessioni, ndr) potrebbe togliere stimoli a certe squadre? Chi gioca a calcio femminile, sa che le motivazioni vengono da dentro: nel nostro sport girano infatti pochi soldi e poche agevolazioni. L’unico punto fermo è la passione: pertanto, basta spronare la ragazza a esprimersi sempre al massimo per conquistare un tifoso in più e regalare maggiore credibilità al calcio in rosa. Qualche difensore che mi ha impressionato? Ho incontrato buone retroguardie in questo campionato: penso, per esempio, a Firenze, Res Roma e a Riviera di Romagna. Alcune difese ti marcano stretta, altre invece dovrebbero giocare con un po’ più di agonismo. Il connubio tra calcio maschile e femminile si farà? Non lo so. In ogni caso, se la fusione si concretizzasse, servirebbero le giuste condizioni: la Torres femminile si è unita con la Torres maschile, ma gli effetti non sono quelli sperati. Occorre che tale connubio porti benefici, non svantaggi: mettersi insieme solo per avere lo stesso nome della società maschile, magari può essere utile ma non risulta così fruttuoso”.