Eto’o si presenta alla Sampdoria: “Qui per sognare con Ferrero”
GENOVA – “Siamo qui a presentare un signore che si presenta da solo”. Con queste parole del presidente Ferrero inizia la presentazione di Samuel Eto’o, che torna in Italia con una maglia che pochi avrebbero mai pensato di vedergli addosso, quella blucerchiata. Porterà il numero 99, quello che fu di Cassano: “Non sapevo l’avesse indossato lui, ma è una fortuna perché ho avuto il piacere di conoscerlo – ha però dichiarato – il mio numero è sempre stato il 9, che però adesso è di Okaka”.
Le parole pronunciate in francese nello scenario dell’Acquario di Genova scaldano i tifosi giunti in massa per dare il benvenuto al campione: “Scudetto in futuro? Credo che il presidente abbia tutto il diritto di sognare. Vengo da un paese povero che considero il più bello del mondo. Ho sempre sognato e realizzato i miei sogni”.
Una scelta controcorrente, quella di un campione (benché di 34 anni), che dall’estero viene a giocare in Italia: “Quando sono venuto all’Inter mi posero la stessa domanda – ha dichiarato rispondendo ai giornalisti – tanti campioni andavano via dall’Italia. Ma poi con l’Inter ho vinto tutto”.
Questa volta, però, la squadra si chiama Sampdoria: “Come ha fatto Ferrero a convincermi? La prima volta che l’ho visto a Londra non pensavo fosse il presidente della Sampdoria, perché scherzava molto – ha risposto – sono venuto alla Sampdoria per sognare con il presidente, spero che questo sogno ci porti il più avanti possibile”. “Gli ho fatto una corte spietata”, ha confermato Ferrero, che per una volta ha ceduto ad altri il centro della scena.
Parla già da leader, Samuel Eto’o, fissa l’obiettivo della squadra e si ritaglia un ruolo nello spogliatoio: “Il nostro unico obiettivo è vincere, non dobbiamo fare arrivare terza qualche altra squadra senza lottare – ha dichiarato – io devo essere un grande fratello, un leader nell’ombra”.
Un’operazione storica per la Sampdoria, e importante per la Serie A: “Il campionato italiano non è così attraente – ha detto infatti Eto’o – non perché sia di livello basso, ma forse questa accade perché in campo europeo le squadre italiane non vincono”.
L’arrivo di Eto’o butta ulteriore benzina sul fuoco dell’entusiasmo dei blucerchiati, fin’ora autori di una grande stagione e al terzo posto: “Oggi ci devono rispettare – ha detto infatti Ferrero – non ci sono solo Juve, Roma, Milan, Inter e le solite note. C’è la Samp”.