Australian Open, quarti di finale femminili: finisce la favola di Venus, Serena è un uragano
In una giornata a forte tinte statunitensi, concreta era la possibilità che si delineasse una semifinale tutta in famiglia: ci si è però messo di mezzo l’astro nascente del tennis americano, la diciannovenne Madison Keys, a impedire che si svolgesse la sfida numero 26 tra le sorelle Williams. La giovane americana ha battuto la più grande delle due, Venus, e ora dovrà vedersela con Serena, probabilmente intenzionata a muovere vendetta. La semifinale, dunque, rimane interamente a stelle e strisce e si contrappone all’altra sfida che vedrà in campo due tenniste russe, Sharapova e Makarova: in finale sarà dunque riproposto il duello Usa-Russia, probabilmente le due nazioni che più hanno dato al tennis femminile.
1 S. Williams-11 Cibulková 6-2, 6-2
L’avevamo detto, Serena Williams non poteva permettersi altre partenze false. E la campionessa americana ha risposto all’appello: un doppio 6-2 contornato dall’espressione tutto il repertorio di cui in carriera si è dimostrata capace. Come ormai è evidente, l’andamento degli incontri di Serena dipende prima da lei e poi dalle avversarie: quando entra in campo così centrata è dura per chiunque provare a fare match pari. E dire che la Cibulková non sfigura: lotta, grugnisce, fa il tergicristalli, ma non riesce a trovare la benchè minima soluzione per contrastare il dominio dell’americana. Il 6-2 vale qualche attimo di respiro per la Cibulková, mentre Serena appare impaziente di ritornare in campo per chiudere la pratica.
Ma non c’è tregua per la tennista slovacca: Serena rimette piede in campo e sale subito 2-0. Oltre ai consueti servizi imprendibili (15 ace a fine partita) e alle soluzioni in cross con le quali l’americana si apre il campo splendidamente, si vedono in campo anche pregevoli discese a rete e giocate di fino. L’unica possibilità dell’incontro per la slovacca, un 40-15 su servizio avversario, viene frustrato da tre prime devastanti di Serena che spengono i sogni di gloria della testa di serie n.11. Serena chiude con un secondo, inevitabile, 6-2 e con 20 punti in più dell’avversaria. La Keys è avvisata..
18 V.Williams-Keys 3-6, 6-4, 4-6
Si conclude la bella avventura di Venus Williams in questi Australian Open: la trentaquattrenne di Lynwood cede alla connazionale Keys, ben quindici anni in meno di lei. Ma in campo la differenza non è così evidente: lo spirito combattivo di Venus sembra quello dei giorni migliori, semmai a farle difetto oggi è stata la capacità di giocare al meglio i punti decisivi. Va sottolineata però l’ottima prestazione della Keys, che non ha mostrato timori reverenziali nei riguardi di un’avversaria dal palmares invidiabile.
L’incontro è molto frammentato per via dei servizi: nel primo parziale entrambe le giocatrici riescono a gestire in tranquillità i propri turni, e dunque si scambia poco. In un quadro del genere ci si aspetterebbe che sia la più giovane a commettere un’ingenuità, invece è Venus a concedere la prima opportunità di break alla Keys, sul 3-3: l’americana la coglie con la disinvoltura della campionessa navigata e chiude 6-3 conquistando un secondo break. L’incontro adesso appare in salita per Venus.
Nel secondo parziale, però, arriva il calo atletico della Keys, complice un fastidio fisico confermato a fine gara dalla stessa tennista. I servizi non comandano più: Venus si porta in vantaggio di due break prima che la sua avversaria si avvalga del medical time out. Come spesso accade, questa contestata possibilità che viene concessa nel tennis cambia nuovamente l’inerzia della partita: Keys è rinfrancata e sorprende la Williams, riuscendo a riportare il punteggio in parità sul 4-4. A questo punto Venus riesce a fare quello che finora le era mancato, ovvero sfrutta la sua maggiore esperienza e di mestiere porta a casa il set della parità: 6-4.
Il terzo parziale è ancora una girandola di break: paradossalmente la più anziana tra le due sembra averne di più e si porta ancora in vantaggio, ma il carattere della diciannovenne le vale una nuova rimonta sino al 4-4. Ora tutto lascerebbe pensare a una riproposizione del finale del secondo set, e invece la Keys prima tiene in scioltezza il proprio turno di servizio e poi conquista il break decisivo lasciando a zero l’avversaria: il 6-4 questa volta è in suo favore ed è valido per la sua prima semifinale Slam in carriera. La tennista classe ’95 adesso, affrontando Serena in semifinale, giocherà il terzo derby consecutivo dopo le sfide con Brengle e Venus Williams: il crescendo di difficoltà è evidente, come è evidente che Madison abbia le stimmate della grande giocatrice.
Tabellone e risultati Australian Open maschili
Tabellone e risultati Australian open femminili