I primi due quarti femminili degli Australian Open tradiscono le promesse di equilibrio: i due incontri, indirizzati sin dai primi game, promuovono una semifinale tutta russa e la certezza, quindi, che una russa andrà a giocarsi il titolo nella finale di sabato.
2 Sharapova-7 Bouchard 6-3, 6-2
È mancato l’equilibrio ma non lo spettacolo nell’incontro tra Eugenie Bouchard e Maria Sharapova: la giovane canadese, che puntava alla seconda semifinale in due partecipazioni qui a Melbourne, deve invece archiviare la quarta sconfitta in quattro incontri con la n.2 del mondo. Dal canto suo Sharapova ha confermato di stare disputando in torneo in netto crescendo dopo il dramma sfiorato contro la Panova, e ora punta decisa alla conquista di uno Slam che le manca dal lontano 2008.
L’inizio di gara emblematico: la Bouchard parte commettendo subito troppi gratuiti (a fine set saranno venti), in gran parte provocati da una Sharapova concentrata e poco incline a foraggiare le speranze di un’avversaria pericolosa quando entra in ritmo. Sul 3-2 con break a favore della siberiana si presenta l’occasione giusta per Bouchard di riequilibrare il parziale, ma la canadese fallisce entrambe le palle break conquistate consegnando di fatto il set all’avversaria. Sharapova chiude 6-3 e raccoglie i frutti di un’ottima partenza, non esattamente il punto di forza della sua tipica condotta di gara.
Nel secondo parziale la Sharapova non molla la presa, e la canadese prova a cambiare tattica: tenta di accorciare gli scambi e di guadagnare maggiormente la rete, zona del campo in cui dimostra di aver compiuto dei miglioramenti. Si tratta però di uno sforzo vano: la fatica per resistere agli attacchi della russa si concretizza in un break già nel terzo gioco, propiziato da un paio di lungolinea letali della Sharapova. L’ultimo sussulto sul 3-1: la russa abbassa la guardia e va sotto, ma Bouchard è troppo sfiduciata per approfittarne e Sharapova troppo sicura al servizio per cederlo. Il 6-2 finale è punizione forse troppo eccessiva per una Bouchard generosa, ma la sensazione lasciata dall’incontro è quella di due vetture molto simili tra loro ma con una consistente differenza di cilindrata.
10 Makarova-3 Halep 6-4, 6-0
Esito a sorpresa nell’altro quarto di finale disputato. La russa Makarova ha domato una Simona Halep a tratti irriconoscibile, sensazione confermata a fine partita dalla stessa tennista: “Mi sentivo stressata, non era un discorso di pressione vera e propria, era stress. Non so perchè, ho avuto una brutta giornata, lei ha meritato. Ho esperienza di partite a livello di quarti Slam, ma certe volte non riesci a gestire la situazione dal punto di vista mentale.”
Pronti-via e Makarova vola subito 3-0 con doppio break: la rumena, ancora visibilmente innervosita dai propri errori, si sveglia dal torpore e riesce a recuperare il primo dei due break. Il tentativo di completare la rimonta viene però frustrato dalla tenacia della russa, che si affida soprattutto al suo temibile servizio mancino: è soprattutto lo slice esterno a mandare fuori giri Halep, giocatrice molto brevilinea. Il 6-4 finale premia quindi la regolarità della Makarova, che pur senza mettere in campo un tennis sfavillante ha saputo approfittare di una Halep insolitamente fallosa, soprattutto con il rovescio.
Il secondo set per la Halep è quasi un incubo: il pubblico sugli spalti, spazientito, rumoreggia in attesa della sua auspicabile reazione. La reazione non solo non arriva, ma addirittura assume la forma della resa incondizionata. Makarova si limita a servire con buone percentuali, considerato lo scarso rendimento della Halep in risposta, e poi attende l’errore dell’avversaria nei suoi turni di servizio. Quasi sorpresa dalla facilità con cui questo parziale si concretizza, la Makarova si ritrova sul 5-0 a servire per l’accesso alla semifinale. Il bagel con cui l’incontro si chiude è il premio per l’unica tennista a non aver ceduto set nel corso del torneo. Contro la Sharapova però, siamo pronti a scommetterci, l’incontro avrà un andamento decisamente differente.
Nella nottata di oggi andranno in scena gli altri due quarti di finale: il derby statunitense tra Venus Williams e la sorpresa Madison Keys (classe ’95) e la sfida tra la n.1 Serena Williams e Dominika Cibulková, con la campionessa a stelle e strisce che non potrà permettersi altre partenze morbide contro un’avversaria decisamente a suo agio su questi campi.
Tabellone e risultati Australian Open maschili
Tabellone e risultati Australian open femminili