Inaspettatamente Juan Román Riquelme ha annunciato la decisione di ritirarsi durante un’intervista alla ESPN: “Ho preso la decisione di non giocare più a calcio”.
Dopo l’ultima stagione in cui ha aiutato l’Argentinos Juniors (la squadra in cui iniziò la carriera) a tornare in Primera División, erano arrivate le offerte di Cerro Porteño e Los Angeles Galaxy, ma il trequartista argentino ha preferito smettere ora: “È chiaro che per continuare a giocare a calcio avrei bisogno di forti motivazioni, ma dopo aver raggiunto l’obiettivo di chiudere la carriera all’Argentinos e aver vinto tutto col Boca ho realizzato tutti i miei sogni. Con la maglia del Boca ho realizzato ogni sogno possibile tra cui battere il Real Madrid in Coppa Intercontinentale, per me in Primera División esiste solo quella maglia“.
Idolo di tutto il popolo xeneize, Riquelme ha vissuto un rapporto di amore e odio con Diego Armando Maradona, definito però nell’intervista a ESPN “il più grande di sempre”.
Interrogato su un suo possibile futuro nel Boca, Riquelme ha detto che un giorno potrebbe diventare presidente (non ora dati i brutti rapporti con l’attuale presidente Angelici), mentre ha scartato al momento l’ipotesi di poter diventare allenatore.
Tanti gli argomenti trattati dall’ex numero dieci gialloblù, tra cui la partita di addio e alcune persone importanti nella sua carriera: “Non so se ora continuerò a occuparmi di calcio, ora organizzerò una partita d’addio. La cosa mi mette un po’ in imbarazzo, ma lo farò per la gente. Tra gli allenatori a cui sono sono più legato voglio ricordare Pekerman (che lo allenò in Nazionale al Mondiale del 2006), van Gaal (suo allenatore al Barcellona) e Bilardo“.
In Europa, Riquelme ha vestito le maglie di Barcellona e Villareal (con cui visse forse il momento più triste della sua carriera quando sbagliò nella semifinale di ritorno di Champions League contro l’Arsenal il rigore che avrebbe potuto mandare il Villareal in finale), ma è con il Boca che vinto i suoi trofei più importanti: 5 campionati argentini, 1 Coppa Intercontinentale, 3 Coppe Libertadores e 1 Recopa Sudamericana.
Si ritira così a trentasei anni un giocatore dotato di una tecnica sopraffina, forse uno degli ultimi trequartista puri del calcio attuale, soprannominato “El mudo” per la sua scarsa predisposizione a rilasciare interviste e a parlare fuori dal campo. Si può dire che Riquelme abbia avuto ragione a far parlare soprattuto i suoi piedi nella sua brillante e ormai conclusa carriera.