Nonostante la partenza in salita con il gol di Ménez, la Lazio fa sua l’intera posta in palio con i gol di Parolo (doppietta) e Klose. Inzaghi chiude senza vittorie il suo “gennaio nero”. Nel finale espulso Mexès, autore forse della peggior partita della carriera.
Per ritrovare il sorriso Inzaghi rialza Bonaventura e rilancia El Shaarawy. La Lazio, con la maglia che celebra l’anno famoso del “meno nove”, risponde con Klose riferimento offensivo. La gara si scalda subito: Mazzoleni sorvola su un contatto Bonaventura-Radu in area biancoceleste e due minuti dopo Ménez uccella Basta a metà campo, si invola e di sinistro trafigge Marchetti per il gol della doppia cifra in campionato. Sembra Torino, e il copione fino al 45′ è identico (non lo sarà nella ripresa). Diego Lòpez deve fare gli straordinari in uscita su Klose e con la mano di richiamo su un destro a botta sicura di Candreva, imbeccato da Klose. In mezzo, a parti invertite, la zuccata del panzer tedesco sfiora solo il palo. Occasione emblema della supremazia territoriale biancoceleste, che in mezzo a tanti gialli (6) cinge d’assedio il Milan e reclama (in maniera giustificata) per un altro contatto, tra Mexés e Mauri, in area, ancora non ravvisato.
Il centrocampo del Milan è ectoplasmatico e la difesa troppo poco concentrata. Logica conseguenza è il gol del pareggio di Parolo, bestia nera del Milan. Poli lo insegue; Mexès lo guarda e per l’ex Parma è un gioco da ragazzi capitalizzare l’assist di Klose. Le frittate del francese. chef per una sera, continuano, grazie allo zampino di Montolivo, che lo serve malissimo. Sulla sfera si avventa Klose, che porta avanti i padroni di casa con un piazzato sul primo palo. Il Milan è alle corde e Inzaghi lo ridisegna con Cerci e Pazzini per Bonaventura (infortunio alla spalla) e van Ginkel (non pervenuto). Gli imbarazzi degli ospiti non passano e i duemila tifosi rossoneri all’Olimpico invitano sonoramente i loro beniamini a tirar fuori gli attributi. La cosa non succede e la difesa si chiama fuori. Troppo facile per la Lazio il contropiede del 3-1: Candreva ispira, Djordjević cicca la sfera, Parolo no. Doppietta per il numero 16, ma esultanza bloccata dalle urla del serbo, infortunatosi alla caviglia destra in stile Totti contro l’Empoli nel 2006. Nel finale Mexès letteralmente impazzisce dopo un calcio a palla lontana di Mauri (ammonito in seguito). L’ex Roma prende al collo il capitano della Lazio quasi per strozzarlo e ne nasce una rissa. Rosso per lui, scena bruttissima e sintomo di un momento più che difficile per i rossoneri. La Lazio sorride e torna terza in attesa del Napoli. Martedì le due squadre si ritroveranno a San Siro. Si prevedono scintille.
Lazio-Milan 3-1 (0-1)
Lazio (4-3-3): Marchetti 6; Basta 5, de Vrij 6.5 (69′ Mauricio 6), Cana 6, Radu 5.5; Cataldi 6, Biglia 6, Parolo 7.5; Candreva 7, Klose 7 (74′ Djordjević sv, 83′ Keita sv), Mauri 5.5. A disp.: Berisha, Strakosha, Cavanda, Konko, Pereirinha, Onazi, Ledesma, Ederson, González. All.: Stefano Pioli 6.5.
Milan (4-3-3): Diego López 6.5; Abate 5, Mexès 2, Alex 4.5, Armero 4; Poli 5 (83′ Muntari sv), Montolivo 4.5, van Ginkel 4.5 (56′ Pazzini 5); Bonaventura 5.5 (51′ Cerci 6), Ménez 6.5, El Shaarawy 4.5. A disp.: Abbiati, Agazzi, Albertazzi, Zaccardo, De Santis, Calabria, Essien, Suso. All.: Filippo Inzaghi 4.
Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo 5.
Marcatori: 4′ Ménez (M), 47′ Parolo (L), 51′ Klose (L), 81′ Parolo (L).
Note: espulso al 92′ Mexès (M) per fallo di reazione. Ammoniti Radu (L) e Alex (M) per reciproche scorrettezze; Poli (M), Cataldi (L), Armero (M) per gioco scorretto; Biglia, Mauri (L) per comportamento non regolamentare. Recuperi 2′ pt e 7′ st