Nel giorno in cui l’Italia del tennis festeggia la storica vittoria di Andreas Seppi su Federer, non va altrettanto bene a Sara Errani contro la belga Wickmayer (ex n.12 e semifinalista agli Us Open 2009): la ventisettenne bolognese è costretta a salutare gli Australian Open al termine di un incontro comunque ben giocato, portandosi a casa qualche rammarico per aver sciupato una buona situazione di punteggio nel secondo set (era in vantaggio 6-4 2-0). Questi i parziali: 6-4, 4-6, 3-6.
Sarita ha fatto il suo, giocando un ottimo primo set e continuando a lottare anche dopo il ritorno prepotente della sua avversaria, brava a ribaltare il punteggio e fare suo il secondo set (6-4). Sul piano tattico la Errani ha patito molto l’anticipo sul rovescio della Wickmayer, in grado farle guadagnare campo anche in condizioni difensive, oltre alle ormai note difficoltà con il servizio: emblematico il dato del servizio più veloce dell’italiana (134 km/h) che è risultato essere inferiore alla velocità media delle seconde di servizio della sua avversaria (136 km/h). La belga, dal canto suo, ha sorpreso per la capacità di giocare con freddezza i punti decisivi, caratteristica che spesso in carriera le aveva fatto difetto.
Tutto facile invece per Maria Sharapova dopo lo spavento di due giorni fa: la bella siberiana ha liquidato con un doppio 6-1 la kazaka Diyas, testa di serie n.31. Troppo centrata e solida da fondocampo per poter incorrere in un qualsiasi rischio, la russa è stata molto performante soprattutto in risposta, colpo che le ha regalato un gran numero di punti soprattutto sul lato del rovescio. La sua avversaria ha sicuramente pagato le fatiche del match di terzo turno durato quasi tre ore contro la Schmiedlova, ma sin dai primi minuti di gioco è apparso evidente come Maria non fosse la giocatrice timorosa e impacciata che aveva rischiato di essere eliminata dalla Panova.
Avversaria della Sharapova agli ottavi di finale sarà la Peng, una delle sorprese del torneo: la cinese ha battuto 7-6, 6-3 la Shvedova al termine di una partita combattuta, seppur non dagli altissimi contenuti tecnici. Il primo set è stato il festival delle occasioni perse per la tennista kazaka, che ha fallito ben sei set point tra decimo gioco e tie-break prima di soccombere: nel secondo parziale la Shvedova ha accusato un calo fisico oltre che psicologico uscendo dalla partita sul 3-3 e permettendo alla Peng di conquistare il suo terzo ottavo Slam consecutivo (a New York si è spinta sino alle semifinali).
Avanza soffrendo solo nel primo set una delle favorite del torneo, Eugenie Bouchard: il 7-5, 6-0 con il quale ha avuto ragione di Caroline Garcia testimonia l’andamento a due fasi dell’incontro. Nel primo set la francese ha saputo offrire alla sua avversaria un canovaccio tattico di difficile risoluzione: pochi errori, rapidità negli spostamenti e ottima profondità dei colpi, dimostrando di meritare le speranze in lei risposte dal movimento francese. Nel festival dei break e contro-break, però, è la Bouchard ad avere la meglio: dopo aver conquistato il set la canadese non ha più tremato a servizio e ha chiuso l’incontro con un bagel.
Incontro non semplice anche per Simona Halep, testa di serie n.3, che ha prevalso con il punteggio di 6-4, 7-5 sulla Mattek-Sands dimostrando di poter superare con disinvoltura anche i momenti di difficoltà. Nonostante non ci sia stato dominio da parte della rumena, il campo ha confermato il suo ottimo momento di forma: nel primo parziale l’americana ha giocato un signor tennis sino al 4-4, quando un paio di indecisioni le sono costate il set. Nel secondo la Halep è volata sul 5-1, prima di accusare un calo favorito dal ritorno in partita della sua avversaria, che si è spinta sino al 5-5 non si è dimostrata abbastanza tenace da completare la rimonta. Per Halep ci sarà la Wickmayer agli ottavi.
Passa con qualche sussulto la Makarova, testa di serie n.10, che batte con un 6-4, 6-4 Karolína Plíšková. Partita non esaltante in cui la ceca, apparsa sempre in affanno, ha abbozzato una reazione in ognuno dei due parziali riuscendo poi a rovinare tutto con errori banali nei due game che hanno deciso l’incontro. Finisce anche il bel torneo della Witthoeft, battuta con un doppio 6-4 dalla Begu: la tedesca ha continuato a praticare il suo tennis aggressivo e ha spesso mantenuto l’iniziativa, ma la sagacia tattica della Begu si è rivelata l’arma vincente per disinnescare i suoi colpi piatti e potenti. Fuori anche la Hradecka, ottima doppista che mai era andata così avanti in singolare: 7-6, 7-5 i parziali in favore della tedesca Goerges che approfitta così al meglio del buco nel tabellone per issarsi sino agli ottavi di finale, dove sfiderà la Makarova.
In nottata si concluderà il programma del terzo turno, con in campo l’unica azzurra rimasta in tabellone: Camila Giorgi sfiderà Venus Williams per un posto agli ottavi di finale.
Tabellone e risultati Australian Open maschili
Tabellone e risultati Australian open femminili