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Australian Open: Pospisil elimina Lorenzi, prova di forza di Djokovic

Paolo Lorenzi spreca una grande occasione per centrare il terzo turno nel primo Slam dell’anno e cede il passo al canadese Pospisil. Dopo un primo set vinto al tie-break per sette punti a tre, Lorenzi conquista un break di vantaggio nel secondo ma lo restituisce subito facendosi portare al tie-break: qua il canadese, apparso già dall’inizio più stanco dell’italiano, chiude sette punti a quattro rimettendo il punteggio in equilibrio. Nel terzo set, Pospisil sfrutta l’inerzia dell’incontro a suo favore per strappare la battuta a Lorenzi e andare avanti; ma nel quarto Lorenzi ha l’opportunità di riaprire i giochi: l’italiano infatti sale 3-0 e ha una palla per mettere a segno il secondo break che avrebbe di fatto proiettato la partita al quinto set. Lorenzi fallisce l’opportunità e si fa rimontare; sul 4-4 poi Pospisil mette a segno il break decisivo e chiude i conti costringendo Lorenzi a salutare Melbourne con non pochi rimpianti, anche perché al terzo turno ora il canadese affronterà García López, avversario sicuramente abbordabile. Da notare che lo spagnolo ha battuto Alejandro González 6-1, 6-3, 6-3, punteggio che sottolinea ancora di più il tipo di prestazione fatta da Fognini per venire battuto dal colombiano.

Novak Djokovic avvisa tutti i suoi avversari per la conquista del titolo con una prova di forza straordinaria contro il giovane russo Kuznetsov: 6-0, 6-1, 6-4 il punteggio a favore del serbo in appena 84 minuti di partita. I primi due set di Djokovic sono la perfezione assoluta, tanto che il russo riesce a portare a casa un solo game non potendo quasi opporsi al gioco del numero uno del Mondo. Nel terzo set, Nole mette a segno due break prima di perdere per la prima volta il servizio, ma chiude poi senza alcun problema approdando al terzo turni in cui affronterà Verdasco (uscito vincitore in tre set dalla sfida contro il giapponese Soeda).

Avanza anche il campione in carica Stan Wawrinka, ma sicuramente mettendo in scena contro Copil una prestazione meno convincente rispetto a quella offerta da Djokovic. Lo svizzero gioca una partita molto fallosa, vincendo i primi due set solo al tie-break e anche grazie ad alcuni errori nei momenti decisivi del rumeno. Wawrinka dovrà stare attento a trovare maggior continuità e a limitare gli errori gratuiti nei prossimi turni, quando il livello degli avversari si alzerà inevitabilmente.

Non era una partita semplice quella di Nishikori contro Dodig, giocatore imprevedibile. Il giapponese cede infatti il primo set 6-4 subendo le offensive del croato, ma poi inizia a concedere meno punti agevoli al suo avversario e a portare la trama dell’incontro dove vuole lui. Ecco che allora i restanti tre set vengono conquistati dal nipponico con il punteggio di 7-5, 6-2, 7-6, con tanto di ultimo tie-break vinto senza aver fato fare neanche un punto a Dodig.

Tra le altre teste di serie, vince ancora in quattro set in rimonta Ferrer che, dopo aver perso il primo set in maniera rocambolesca, ha la meglio su Stakhovsky. Nessun problema per Raonic, che super sin tre set lo statunitense Young, mentre ha quasi dell’incredibile la vittoria di Feliciano López che, a un passo dal baratro contro Mannarino (ha dovuto salvare due match point sotto 5-3 nel terzo set), riesce a prolungare la partita sfruttando poi l’infortunio dello sfortunato francese, costretto al ritiro nel quarto parziale.

Partita molto divertente, come nelle aspettative, quella tra Janowicz e Monfils: il successo è andato al polacco, capace di rimontare due set e di chiudere poi  6-4, 1-6, 6-7, 6-3, 6-3. Clamorosa anche la rimonta subita da Hewitt che, avanti 6-2, 6-1, ha finito col perdere i restanti tre set contro il tedesco Becker. L’australiano vede così concludersi al secondo turno i sui Australian Open numero 19.

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