Dietro la Juventus, che prosegue la sua marcia inesorabile verso il quarto Scudetto di fila, c’è tutto un altro campionato, una classifica a parte: quella delle occasioni perse.
È innegabile che, prime due posizioni a parte, quest’anno la Serie A regali davvero molta incertezza per tutte le posizioni “europee”. Milan e Inter, nonostante un girone d’andata disastroso, sono a soli sette punti dal terzo posto che varrebbe il preliminare di Champions, per dire.
La differenza la sta facendo, in negativo, il Napoli, che quest’anno non è riuscito a tenere il ritmo delle prime due — molto più basso di quello del campionato precedente, in ogni caso — ed è rimasto coinvolto nel gruppone delle inseguitrici. Se l’anno scorso, per esempio, a questo punto già sapevamo che Milan e Inter non sarebbero riuscite a entrare nella lotta per il terzo posto, a dodici mesi di distanza invece non possiamo escludere a priori questa eventualità, nonostante il gioco e le occasioni perse dalle due milanesi potrebbero indicare il contrario.
Ecco, le occasioni perse. Partendo dall’alto dalla classifica, la prima squadra che deve fare un mea culpa è senz’altro la Roma di Garcia. Distratti e affaticati dall’impegno europeo che un campionato fa non avevano, i giallorossi hanno perso qualche colpo nell’inseguimento ai bianconeri capolisti. Il pareggio a Palermo (o quelli in casa con il Milan e con Sassuolo) ha evidenziato una mancanza nella squadra di Totti e compagni: la mentalità vincente. Una squadra che lotta per il campionato deve saper vincere anche le partite non giocate bene, deve portarsi a casa quegli uno a zero che valgono tre punti e fanno classifica. E invece, a volte, la Roma si specchia troppo nella sua bellezza, finendo per perdere il bandolo della matassa. Finendo per essere, alla fine, non una grande squadra.
Lo stesso si può dire per i cugini della Lazio: vera sorpresa e rivelazione di questa stagione, la squadra di Pioli sta buttando al vento un numero notevole di occasioni per legittimarsi come terza forza del campionato. Avanti di due reti sia contro l’Inter che nel derby capitolino e in entrambe le occasioni recuperata sul due a due finale, fino ad arrivare allo scontro diretto contro il Napoli all’Olimpico: la possibilità di distanziare la diretta concorrente era ghiotta, ma è stata sciupata. Gli azzurri di Benítez hanno sbancato Roma e sono tornati a casa con i tre punti e il terzo posto.
Poco più giù troviamo Inter e Milan, anche loro al comando di questa classifica speciale delle “occasioni perse”. I nerazzurri guidati da Mancini hanno ritrovato morale e gioco (oltre che nuovi acquisti), ma il pareggio casalingo contro la Lazio e quello di Empoli fanno tornare alla mente la famosa “pareggite” del primo Mancio. La classifica già non sorride di suo, se poi ci si mette del proprio per non cambiare la situazione, allora diventa ancora più dura.
Come è dura e grave la situazione del Milan: prima della sosta Inzaghi aveva parlato di “tre partite (Sassuolo, Torino e Atalanta) decisive per capire gli obiettivi dei rossoneri. Diciamo solo che facendo sette punti anziché uno solo (vincendo le due gare casalinghe, per esempio) Montolivo e compagni ora sarebbero appena sotto al Napoli e alla Sampdoria e in piena corsa per il terzo posto. Pippo sostiene di essere sereno; a sentire i fischi di oggi a San Siro, probabilmente sono i tifosi a non esserlo del tutto.